Un Mozart
femminista. Libertino-non libertino, nel senso che danna don Giovanni ma
innocenta l’adulterio. E sovversivo: parla ai monogami, etero e omo, e ai
“poliamoristi” (quindi anche multigender?), al punto da “liberare” il
tradimento e la clandestinità.
Un’impresa.
Le autrici si saranno divertite, ma è irritante per chi legge sulla griglia
mentale di Mozart. Che intanto non è
Mozart – parliamo di teorie o messaggi – ma Da Ponte. Che “Così fan tutte”, e
anche “Don Giovanni” propose a vari musicisti – è di Mozart l’idea del “Figaro”,
la meno ideologica. E poi perché
fare di Mozart quello che non è, un femminista in anteprima e un
rivoluzionario? Anche al femminismo Mozart gioverebbe per quello che è.
La spregiudicatezza, quel
poco che c’è nelle tre opere dapontiane, è del librettista. Non avvenirista per
la verità: le tre opere
fanno molto Settecento. In “Figaro” e “Così fan tutte”, due opera buffa, ma
anche nel drammatico tesissimo “Don Giovanni”, nella figura del “don” sulfurea
– come nel “Flauto magico” e in altre evocazioni massoniche. Il problema è
semmai del femminismo, quando la storia fa tutta nera, o grigia.
Può il Settecento illuminare il presente, anticiparlo,
soprattutto in tema di sentimenti e di erotismo, come la autrici propongono? Sì,
nel senso che si mette tra parentesi la decidua morale borghese, delle vergogne e le convenienze, e si ritorna al
libertinismo. Ma in questo senso ancora di più Mozart resta saldo al Settecento,
a prima della borghesia con le tendine alle finestre.
Anche il Settecento, non bisogna idealizzare. “Le nozze di Figaro” Mozart dovette comporre
in fretta e di nascosto, la corte non gradiva, e comunque gliele censurò. “Così
fan tutte”, proposta ad altri musicisti indigesta, lo seppellì di accuse di superficialità
e immoralità, e resterà sepolta per un secolo abbondante – un’opera di Mozart,
piena di buona musica, e di garbo. Gli anni, 1786 (“Figaro”), 1787 (“Don
Giovanni”), 1790 (“Così fan tutte”), erano rivoluzionari, ma non a Vienna.
Leonetta
Bentivoglio-Lidia Bramani, E Susanna non
vien. Amore e sesso in Mozart, Feltrinelli, pp. 283 € 16
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