sabato 28 gennaio 2017

Tante cose Mozart non era

Un Mozart femminista. Libertino-non libertino, nel senso che danna don Giovanni ma innocenta l’adulterio. E sovversivo: parla ai monogami, etero e omo, e ai “poliamoristi” (quindi anche multigender?), al punto da “liberare” il tradimento e la clandestinità.
Un’impresa. Le autrici si saranno divertite, ma è irritante per chi legge sulla griglia mentale di Mozart.  Che intanto non è Mozart – parliamo di teorie o messaggi – ma Da Ponte. Che “Così fan tutte”, e anche “Don Giovanni” propose a vari musicisti – è di Mozart l’idea del “Figaro”, la meno ideologica. E poi perché fare di Mozart quello che non è, un femminista in anteprima e un rivoluzionario? Anche al femminismo Mozart gioverebbe per quello che è.
La spregiudicatezza, quel poco che c’è nelle tre opere dapontiane, è del librettista. Non avvenirista per la verità: le tre opere fanno molto Settecento. In “Figaro” e “Così fan tutte”, due opera buffa, ma anche nel drammatico tesissimo “Don Giovanni”, nella figura del “don” sulfurea – come nel “Flauto magico” e in altre evocazioni massoniche. Il problema è semmai del femminismo, quando la storia fa tutta nera, o grigia.
Può il Settecento illuminare il presente, anticiparlo, soprattutto in tema di sentimenti e di erotismo, come la autrici propongono? Sì, nel senso che si mette tra parentesi la decidua morale borghese, delle vergogne e le convenienze, e si ritorna al libertinismo. Ma in questo senso ancora di più Mozart resta saldo al Settecento, a prima della borghesia con le tendine alle finestre.
Anche il Settecento, non bisogna idealizzare.  “Le nozze di Figaro” Mozart dovette comporre in fretta e di nascosto, la corte non gradiva, e comunque gliele censurò. “Così fan tutte”, proposta ad altri musicisti indigesta, lo seppellì di accuse di superficialità e immoralità, e resterà sepolta per un secolo abbondante – un’opera di Mozart, piena di buona musica, e di garbo. Gli anni, 1786 (“Figaro”), 1787 (“Don Giovanni”), 1790 (“Così fan tutte”), erano rivoluzionari, ma non a Vienna.
Leonetta Bentivoglio-Lidia Bramani, E Susanna non vien. Amore e sesso in Mozart, Feltrinelli, pp. 283 € 16

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