martedì 14 febbraio 2017

Appalti, abusi, fisco (99)

Sottovoce, con una lettera circolare simile alle mille altre inutili che affollano ogni invio di fattura, non evidenziata anzi annegata nel plico, Tim ha raddoppiato il canone telefonico del fisso. Semplicemente trasformando il canone in una “offerta”, Tutto Voce, che forfettizza le chiamate. Nel silenzio acquiescente, e anzi compiaciuto, dell’Agcom, l’Autorità per le Telecomunicazioni: il mercato è libero, l’utente può scegliere un altro operatore (che in molti luoghi non c’è), eccetera.

In alternativa Tim offre la vecchia soluzione, canone più chiamate, a 19 euro. Al mese. Con un aumento di poco meno del venti per cento del canone. E le chiamate tariffate a dieci centesimi al minuto, più Iva, un euro una breve conversazione. Il doppio di prima. Tutto lecito: è il mercato libero.

Il costo raddoppiato del telefono fisso è generalizzato, Infostrada e gli altri operatori si sono adeguati, inutile cercare un altro operatore. Ma non ne abbiamo avuto notizia: non è un aumento tariffario, è il mercato, è l’offerta.

Si paga anche, senza che ne sa stata data notizia, un canone sulla visibilità delle chiamate. Modesto, di 2 euro a bimestre. Ma è la regola del “pizzo”: fottere il prossimo.
Nessun servizio è fornito per questo “servizio”, la visibilità è data dall’apparecchi fisso che l’utente deve procurarsi a sue spese - se ne trovano anche a 24 euro, ma a tempo indefinito, non annualmente.

Cumuli di carta e tre firme, per ogni pratica, all’assicurazione, in banca, alla posta, ovunque. Per garantire la privacy. Cumuli di carta che nessuno legge, ma tutti devono archiviare. Per un bene che non esiste nemmeno, non in italiano, non c’è la parola. E negli Usa esiste solo per gli avvocati a percentuale, quelli che prosperano sfidando le assicurazioni, le banche, le poste e ogni altro dante causa. Il mondo lavora per gli avvocati a percentuale americani.
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Le domande necessitate dalla privacy per l’apertura di una carta di credito Cartasì sono del genere: dove lavora o ha lavorato, in quale provincia, da cosa tra i suoi redditi, usa la carte più per acquisti in negozi commerciali oppure online oppure per anticipo contante? Cosa c’entra con la privacy? Cartasì potrebbe risparmiarsi un apposito call center.

L’aumento di capitale Unicredit costa mezzo miliardo di consulenze.

La differenziata costa a Roma 250 milioni l’anno. E ne comporta in entrata solo 8. Un “sacrificio” ai riciclatori, nel nome dell’Ecologia.

Si porta testimone d’accusa a Mafia Capitale, dopo l’arresto, l’imprenditore Cristiano Guarnera che ha costruito a Roma l’incostruibile. Sempre sopravanzando le leggi, i regolamenti comunali, e le denunce, civili e penali. E ora che ha tutto sotto sequestro continua a costruire e a vendere. In combutta, almeno in un paio di cantieri, col Vicariato, che assiste e gestisce a Roma le proprietà dei religiosi. 

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