Un piccolo monumento all’amicizia,
lieve, scherzosa. Una “perdurante giovinezza”, come la dice la curatrice, Maria
De Benedetti. Tra un “freddurista” incontenibile, Eco, e un biblista e teologo,
giovani impiegati di Bompiani, e poi sempre complici. Il teologo “cristiano con
albero genealogico ebraico” (Valentino Bompiani), sarà immortalato da Eco nel “Pendolo
di Foucault” – è Diotallevi, il redattore esperto di Cabbala.
Scambi di limerick, “incarrighe” (o
incarrighiate, o incarrighiane), adattamenti napoletani del limerick, e
“gattilene”. Anche in forma di calligramma, con molta applicazione manuale. Gattilene
e incarrighe sono scoperte di Pdb. Gattilene sono le cantilene e filastrocche
sui gatti, gli angeli e altre bestie. Le incarrighe prendono il nome da
Ferdinando Incarriga, che “tra il 1822 e il 1844 fu giudice alle Gran Corti
Criminali di Potenza, Trani, Lucera, Salerno, Santa Maria di Capua Vetere” (“e
non giunse a quella di Napoli perché il maligno giornalista Cesare Malpica
l’aveva convinto a pubblicare le sue anacreontiche”, che “appena pubblicate i
suoi parenti acquistavano e distruggevano, così moltiplicandone le ristampe”… -
tutto vero).
Paolo De Benedetti-Umberto Eco, Con l’aria di scherzare, Morcelliana,
pp. 47 € 7
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