Nemmeno Talese, colossale inventore di
mondi spenti, riesce a rianimare la turpe vicenda. La vicenda è nota: un albergatore
spia per anni spia i suoi clienti a letto, e poi incarica Talese di scriverne.
Anzi, poiché l’uomo ha raccontato a
Talese un sacco di bugie, come dopo la pubblicazione si è venuto a sapere, la
vicenda non è neanche un reality, un’“Isola
dei famosi”.
Gay Talese, Motel Voyeur, Rizzoli, pp. 204, ril. € 19
Il voyeurismo è
un forte tema. Il suo romanzo resta “L’Enfer” di Henri Barbusse - di un secolo
fa, di cui Talese può aver letto poiché costituisce la pietra d’inciampo del
best-seller “The Outsider”, del suo quasi coetaneo Colin Wilson. Barbusse risolve
la questione in chiave metafisica: il suo protagonista è uno che vive una vita vicaria,
emozioni e delusioni comprese, guardando quella degli altri, dal buco nel muro alla
folla che gli sfila accanto sul marciapiedi. Uno senza nome. Talese aveva in alternativa
la pornografia, ma non gli interessava, ed ha finito per scrivere la storia di
un imbroglione, di nessun interesse.
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