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venerdì 31 marzo 2017

Appalti, abusi, fisco (101)

Si vince la gara col massimo ribasso, e poi si fa causa. Lavori interminabili, liti costose, ai Tar e a tribunali civili, costi nelle more triplicati: è il tipico appalto italiano – al netto della corruzione.
John Ruskin già sapeva che il massimo ribasso è pericoloso: “Non è saggio pagare troppo, ma pagare tropo poco è peggio”, ammoniva: “Quando si paga troppo si perde un po’ di denari e basta. Ma se si paga troppo poco si rischia di perdere tutto”.

Sono continui gli allarmi del presidente dell’Inps Boeri sulla tenuta dei conti. Ora si scopre che il rapporto spesa pensionistica-pil si riduce – benché il pil non vada granché bene. Il numero delle pensioni pure, malgrado il prolungamento dell’età media: del 2,7 per ceno nell’ultimo quinquennio. Senza dire che un quinto, quasi un quarto, delle “pensioni” sono in realtà assegni d invalidità e sociali, a carico del Tesoro - l’anno scorso la metà: su un milione di nuove prestazioni liquidate dall’Inps il 53 per ceto è stato di natura assistenziale. Gli allarmi di Boeri servono alle assicurazioni private?

Le bollette della luce, e in minor misura anche del gas, sono regressive per i consumi maggiori, e progressive per quelli ridotti: più si consuma, meno si paga il kWh.
La differenza è enorme. Per un consumo annuo di 2.600 kWh Enel fattura € 0,24 per kWh. Per un consumo medio annuo di 300 kWh Eni fattura € 5,04 per kWh, venti e più volte.

La terrazza del Gianicolo a Roma, dove si gode il fresco a una veduta incomparabile della città, un diorama al naturale, è deturpata da alcuni anni da un cipresso altro quaranta metri e da tre frassini spelacchiati, incapaci di rigenerarsi, di trentacinque, che occludono la veduta e l’aria. Esito della sottostante Villa Corsini, del museo omonimo e dell’Accademia dei Lincei. Il museo e\o l’Accademia non possono pagarsi la giornata di un potatore, con sollievo di tutti e degli stessi alberi? Franceschini non può fare una leggina, per pagare i 100 euro del potatore, anche 200 con la mancia, a Villa Corsini?

Accudiscono i parchi pubblici di Roma, che ha la più grande estensione di verde in Europa, 80 giardinieri – gli ultimi rimasti di 800. Che non fanno i giardinieri, ma ingombrano gli uffici dell’assessorato.

Le pulizie dei parchi romani sono state curate l’anno scorso da 50 “manutentori”, assunti per il giubileo straordinario, e licenziati a fine giubileo – costavano 630 euro al mese. Naturalmente l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari, l’ultima della girandola di assessori a Roma, promette una “pronta soluzione”. Nell’attesa, i “manutentori” si esercitano gratuitamente nelle pulizie. Non è nemmeno cattiva amministrazione.

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