Dice parole in
equivoche il presidente grillino del Municipio VII a Roma, due quartieri, Garbatella
e Ostiense, una media città. Le dice dimettendosi a dieci mesi dalal elezione:
“Mesi tremendi, con un’opposizione interna profondamente incapace”.
I grillini
dunque hanno un’“opposizione interna”. Ma non ala maniera delle vecchie
correnti dei vecchi partiti, una aggressiva: “Una maggioranza che si comportava
costantemente da opposizione. Controllando e criticando ogni atto della giunta
prima ancora che venisse prodotto”.
E sono un partito
che la cosa pubblica ritiene sua - Pace dice anche questo - “effettuando blitz
negli uffici amministrativi con inaccettabili ingerenze che hanno provocato le
reazioni dei dipendenti e dei sindacati. Ho lavorato con consiglieri senza
competenze e buonsenso”.
Pace testimonia
quello che ognuno vede: la presa del potere da parte della vecchia e sempre
nuova Roma del sottogoverno. Ora del “diritto” al bene pubblico: i grillini ora
pretendono il sottogoverno come diritto.
Tra i grillini
molte persone, soprattutto giovani, sono intelligenti e fattivi. Qualcuno anche
colto. Ma la massa è di facinorosi, unti del Signore.
Nessun commento:
Posta un commento