Il primo romanzo dell'infanzia tradita (è del 1999), il trademark di Ammaniti. Qui ancora senza il rapporto col padre. Una catastrofe, una serie di catastrofi, generate dal bullismo - un tempo so sarebbe detto delle cattive compagnie.
Meglio andrà Ammaniti sull'infanzia e l'adolescenza rubate, pervertite, con "Io non ho paura", Viareggio, record di vendite prima di "Gomorra", e con "Come Dio comanda", Strega. Ma questa prima prova evidenzia il genere - suo come di Saviano: una sorte di docuprosa. Una messa in narrazione di test-case, di situazioni psico-sociali, anche reali, ma ipotetiche. Non di storie uniche, o personaggi scolpiti; restano inevitabilmente, anche se drammatiche, figurazioni piatte, non memorabili.
Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, La Biblioteca di Repubblica - L'Espresso, pp. 495 euro 9,90
venerdì 3 marzo 2017
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