mercoledì 1 marzo 2017

Ombre - 356

L’Fbi che paga una ex spia britannica per confezionare un rapporto contro Trump (“Trump e Putin”) in campagna elettorale è troppo vera per essere inventata – a parte il fatto che non ci sono “ex” spie. E questa è l’America buona.

“Insensibili, assenti, disorganizzati, incapaci”. Non trovano parole abbastanza aspre i familiari di Fabrizia Di Lorenzo, una delle vittime della strage del mercatino di Natale a Berlino, per dire della Germania. Dell’indifferenza.
La Germania risponde il giorno dopo, fredda e insensibile.
L’Europa è di là da venire. Anche come genus umano – soprattutto come genere.

“O.J.: Made in America” vince, “Fuocammare” perde. Due docufilm su problemi attuali, entrambi corretti  politicamente, il secondo è anche un capolavoro, narrativo e di immagini, ma vince il primo perché Ezra Edelmann, che l’ha confezionato, è afro. C’è correttezza e correttezza - Trump è una reazione forte, ma non strana.

Mahershala Ali, che Hollywood autocelebra come il primo mussulmano a vincere un Oscar, doppia sconfitta quindi per Trump, è di una confessione fuorilegge nel suo paese di origine, il Pakistan, paese islamico.

Quarantaquattro milioni gli americani che nel 2015 vivevano in povertà, il 15 per cento della popolazione. Non invisibili: sedici milioni risiedevano nelle periferie urbane, tredici milioni nelle città.

“Lo stereotipo della sessualità gay come trasgressione è molto comodo per gli omofobi” (Ivan Scalfarotto). È – era – comodo anche per gli eterosessuali, lo stereotipo della sessualità come trasgressione. La liberazione è dal desiderio.

“Sesso a pausa pranzo” raccomanda un Comune svedese - naturalmente autorevole, in forza della latitudine. Era la ricetta di Lukáks, il filosofo, che non avrebbe saltato un giorno, pur facendolo, monogamo, a casa con la moglie. Ma anche l’orario spezzato di uffici e negozi ci deve – doveva – entrare, la cosiddetta “pennichella”. 

 “Democracy dies in darkness”, il “Washington Post” adotta come testata un motto di Bob Woodward, lo scopritore del Watergate. Forse potrebbero spiegare, il giornale e Woodward, come e da chi seppero del Watergate, roba di servizi segreti.

“Bullizzata perché eterosessuale”, la cestista Candice Wiggins da Baltimora lamenta dopo aver lasciato l’attività: “In un ambiente composto al 98 per cento da omosessuali”. Bulle insomma, come gli uomini, eterosessuali e omo.
Bisognerà difendere la specie.

Mediaset ha acquistato a caro prezzo i diritti di Champions’ League, tanto da mettere a rischio la solidità patrimoniale. Ma fa vedere le sintesi delle partite all’una e mezza di notte. Un caso di suicidio assistito? L’eutanasia pende piede anche nel calcio, sarà una moda.

E dunque, finito il lungo travaglio, partorito il nuovo partito, la novità è che D’Alema dà dell’arrogante a Renzi.
Si terranno primarie su questa sfida, ma ognuno con un suo proprio partito, sicuro di vincerle.

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