martedì 11 aprile 2017

La prova è in rete

Non si può escludere una componente demenziale nell’indagine napoletana su Renzi. Alla Belushi  – alla Grillo. Là dove Sherlock Holmes si dice seguito dai segugi di Matteo Renzi, allertato delle indagini dai generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – “ha messo in campo tutte le risorse disponibili per tutelare la sua famiglia”. Detective privati? Agenti segreti?
Il tocco finale è nel prosieguo, stile e riferimenti: Renzi tutela “la sua famiglia e quindi anche il padre che da una ricerca su fonti aperte web è da considerarsi sicuramente un personaggio con diversi trascorsi singolari”. Le indagini basate sul web, il luogo di tutte le turpitudini. Su fonti aperte. Sicuramente. Diversi. Singolare.

Ma forse non è una commedia. È la perdita di senso del linguaggio. Indotta dal web? Ogni forma espressiva può indurre in errore il debole. Ma la rete ha più forza di tutti, per quantità e invasività – capacità persuasiva. Non per nulla l’Italia sta per essere governata dal web, benché indeterminato.

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