Si
ricorda Pasternak perché gli eredi hanno reso pubbliche foto e film dei
funerali. Non si può non evocarne per l’occasione la morte.
La
notizia del decesso fu data a carattere minuti, un necrologio tra i tanti,
sulla “Literaturnaya Gazeta”, in stile burocratico, dalla cassa mutua degli
scrittori. Ciononostante ci fu folla a Peredelkino, il villaggio per artisti
dove Pasternak viveva, per il funerale. E molto lavoro per i tanti agenti
segreti e poliziotti.
Passati
due mesi, Olga-Lara fu arrestata. Altri due mesi, e fu arrestata Irina
Pasternak, la figlia. Olga, la protagonista di “Živago”, fu condannata a otto
anni di prigione.
Una
storia che non si fa. Di infamie senza fine.
Nessun commento:
Posta un commento