domenica 16 aprile 2017

La storia che non si fa dell’infamia

Si ricorda Pasternak perché gli eredi hanno reso pubbliche foto e film dei funerali. Non si può non evocarne per l’occasione la morte.
La notizia del decesso fu data a carattere minuti, un necrologio tra i tanti, sulla “Literaturnaya Gazeta”, in stile burocratico, dalla cassa mutua degli scrittori. Ciononostante ci fu folla a Peredelkino, il villaggio per artisti dove Pasternak viveva, per il funerale. E molto lavoro per i tanti agenti segreti e poliziotti.
Passati due mesi, Olga-Lara fu arrestata. Altri due mesi, e fu arrestata Irina Pasternak, la figlia. Olga, la protagonista di “Živago”, fu condannata a otto anni di prigione.
Una storia che non si fa. Di infamie senza fine.

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