domenica 16 aprile 2017

Lingua di legno e Muro dei media

Un convoglio di settantacinque bus e venti ambulanze, un carico di cinquemila sciiti, in attesa da 24 ore a un posto di blocco di Al Qaeda (dovevano rientrare nei loro quartieri, ai sensi di una tregua stipulata dalla stessa Al Qaeda), è attaccato con un pick-up imbottito di esplosivo. I morti contati sono 126, molti operatori umanitari, i feriti alcune centinaia- Una strage, “di cui ancora non si riesce ad accertare la responsabilità” (“Sole-24 Ore”).
Il dittatore nordcoreano Kim Jong-Un si riarma nuclearmente, con missili intercontinentali. Trump reagisce mandando la flotta, dopo che Obama per otto anni ha fatto finta di nulla. “Trump manda le navi ma non ha una strategia. Contro Pyongyang servono russi e cinesi”(“Corriere della sera”). Che sono quelli che hanno dato alla Corea del Nord, un paese fatto di niente, tecnologia e materiali per l’atomica e per i missili intercontinentali. Gratuitamente. Contravvenendo anche alla sanzioni internazionali imposte in sede Onu, col consenso di Russia e Cina, alla Corea del Nord.
Kim Jong-Un, un giovanotto di 33 anni, è diventato dittatore in Corea del Nord a 26 anni per diritto familiare, una dinastia stabilita dal nonno Kim Il-Sung. È un buffoncelo, con i suoi missili di cartapesta. Ma è un comunista duro e puro. Liquidatore di molti, compresi i familiari. Spende tutto in armamento atomico dichiaratamente per distruggere la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Ma neanche questo si può sapere. Il Muro non è mai caduto in Italia, non nei media: la lingua di legno è inconvertibile.

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