“Lasciati
andare” serve a Servillo, strizzacervelli inoperoso e annoiato, a ipnotizzare quando
non ne può più la compagnia dela buona morte che fa la sua clientela. Di forti
caratterizzazione, tra il genere “i mostri” e il genere commedia all’italiana.
Indsomma da vecchia farsa, e da film a episodi. Gradevole. Ma con una curiosità,
sgradevole: perché tutte le recensioni-presentazioni
del film ne fanno una commedia brilante, hollywwodiana, alla Billy Wilder e
perfino alla Frank Capra, mentre è, volendo stare ai generi, un demenziale? I
critici non vedono i film? I critici tengono bordone a Rai Cinema che produce
il film e quindi ha “diritto al rispetto” – cos’è, una mafia?
Francesco
Amato, Lasciati andare
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