Si
assiste ormai con ilarità all’autoflagellazione che impera in Italia, nei media
e ora pure in conversazione. Dopo una generazione, e forse due, dall’assalto
milanese all’Italia con “Mani Pulite”, lo sgomento si è dissolto – eppure siamo
ancora vivi. Se ne può tentare una morfologia, se non la metafisica?
Una
quadruplice spinta dissolutiva è in atto. La speculazione finanziaria,
internazionale e interna, che in Italia (Milano) non trova argini. La Schuldfrage
che gli ex comunisti vogliono assolutamente evitare: da qui l’anti-mafia (tutto è
mafia), l’anti-politica (tutto è corruzione), l’anti-giustizia (controllo delle
Procure), l’anti-informazione (controllo delle redazioni). L’indigenza
culturale del rettangolo più ricco d’Italia e d’Europa, il Lombardo-Veneto – di
cui il leghismo è la non unica spia, l’ignoranza è ancora peggio. La
secolarizzazione aggressiva, che un anti-clericalismo vecchia maniera
riconcentra su Roma.
Nessun commento:
Posta un commento