Manchester conferma,
se ce ne fosse bisogno, la giustezza dell’enfasi che Trump sta mettendo nella
difesa dal terrorismo islamico. Col divieto all’immigrazione dai paesi di
origine dei terroristi, per quanto controverso, e col vertice arabo di Riad,
una sorta di stati maggiori contro il terrorismo..
È l’atteggiamento
complessivo del mondo arabo nei confronti dell’Occidente al fondo del
terrorismo, all’interno e nella diaspora in Europa e negli Usa. Compresi i due
convitati di pietra di Riad, Iran e Afghanistan, che non sono arabi ma sono
all’origine del terrorismo, che hanno organizzato e di cui sono stati i
santuari, Hezbollah e Al Qaeda prima dell’Is.
Del khomeinismo in
particolare si dimenticano gli effetti, da promotore del rifiuto armato
dell’Occidente, in Libano e in Algeria, e nel mondo islamico in generale. Il
movimento Hezbollah è ancora attivo e forte in Libano, alla frontiera con
Israele e dentro il piccolo paese che tiene in soggezione. L’accordo di Obama
con Teheran lo aveva trascurato, ma ora sarà la pietra d’inciampo di cui l’Iran
dovrà liberarsi se vorrà uscire dal limbo delle sanzioni.
Lo schieramento unificato che Putin propone
contro il terrorismo islamico dovrà passare, prima che dall’armamento atomico dell’alleato
Iran, dall’abbandono di Hezbollah.
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