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domenica 21 maggio 2017

Ombre - 367

Fa un po’ ridere Grillo ad Assisi, in pellegrinaggio, a un Sacro Convento che non si potrebbe immaginare più biecamente francescano, cioè populista. Che proclama: “Noi, i nuovi francescani”. Ma Grilo è un comico,  un populista professo. I vecchi francescani invece?

“In Africa è stato più facile combattere il colonialismo che l’enorme industria delle Ong”, Arnold Aganze, congolese, scrittore, regista. Nel Congo ce ne sono non meno di 9 mila e forse 12 mila: la solidarietà è un business, e ha mani appiccicose.

“Ci sono ministri che hanno preso non uno ma tre cronografi di lusso e sono ancora in carica”, è la difesa di Simona Vicari, vice ministro degli ultimi tre governi, col centro-destra e col centro-sinistra. Ma dove li prendono, non hanno di meglio?

Non si dice sui giornali di che partito è Simona Vicari. Era con Berlusconi, ora è con Alfano, cioè del partito del governo. E ha un marito di (ex) Rifondazione Comunista, non si sa mai.

Due di destra, due di sinistra, la Procura di Palermo è equanime negli arresti e gli avvisi di reato e tempestiva: per spianare la strada ai pentastellati alle amministrative tra venti giorni. E se Grillo non vince?

Fa senso ascoltare del “tycoon Trump” su Sky Tg 24, o leggerne nelle didascalie. Gli abbonati sanno l’inglese? Sapranno allora anche chi è Murdoch, il padrone di Sky. Che, certo, in Italia è garibaldino, anche lui.

Straordinario viluppo di tradimenti e inciuci a palazzo Vecchio e dintorni in una pur breve intervista di “Repubblica” con Graziano Cioni, ex assessore e soprattutto manovratore politico. Prima per il Pci, poi per i suoi derivati fino al Pd, rottamato da Renzi ma tuttora attivo su piazza:
Divertente, caso da manuale del “fiorentinismo”: reperto storico e folklore. Ma poi questa è la politica dei Cioni – lui stesso ne è gran maestro.

E Cioni non è nulla in confronto ai capi e capetti Pd di Rignano, il paese dei Renzi. Dove si seminano mezze frasi e allusioni superiori a ogni immaginazione, per quanto turpe. È il Pd che li fa così? La parte democristiana o la parte comunista? O tutt’e due? C’è da capire perché Grillo morde.

Nel pateracchio della telefonata tra i Renzi del 2 marzo, intercettata abusivamente e data a un giornalista-editore del “Fatto”, Marco Lillo, che ci ha scritto sopra un libro già in vendita il 18 maggio, questo è un fatto positivo. Un exploit, considerati i tempi obbligati di fattura: scrittura, 300 pagine, stampa, rilegatura, promozione, distribuzione. L’unica ombra è sapere se il carabiniere o il giudice che ha dato l’intercettazione a Lillo, in assenza di delitto, si è fatto pagare, e come.

“Non dirmi balle”, dice Renzi figlio al padre, “la cena c’è stata per forza altrimenti non lo scriverebbero”. La cena con Romeo, l’imprenditore napoletano arrestato per corruzione, “in una bettola segreta”, dice l’indiscrezione consegnata a “la Repubblica”. Altrimenti non scriverebbero che cosa? Si capisce che Renzi vuole fare l’ingenuo.
Ma deve stare attento: “la Repubblica” ha sempre portato male ai suoi cavalli da corsa.

Una curiosità, ma non senza significato, rileva Michele Farina sul “Corriere della sera”: in Europa molti capi di governo non hanno figli, in Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. Altri esempi fuori d’Europa non si rilevano. Perfino l’algido Putin ha fatto figli. L’Europa è sterile.

Un settimana la Cassazione sancisce che l’assegno al coniuge non va basato sul tenore di vita che il beneficiario – in genere la beneficiaria - reclama. La settimana dopo sancisce il contrario, la beneficiaria ha diritto al precedente tenore di vita. Ma è la moglie di Berlusconi. Nel primo caso era invece la moglie di Grilli, l’ex Ragioniere Generale dello Stato e ministro del Tesoro – americana, per giunta. Diverse massonerie?

Però, Berlusconi è commovente, che si rivolge sempre ai giudici. Non sa che lo condanneranno comunque – sempre meglio che lavorare? Si sono riuniti a Ferragosto per questo. O è l’avvocato Coppi che lo porta nelle tagliole della Suprema Corte?


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