Fa un po’
ridere Grillo ad Assisi, in pellegrinaggio, a un Sacro Convento che non si
potrebbe immaginare più biecamente francescano, cioè populista. Che proclama:
“Noi, i nuovi francescani”. Ma Grilo è un comico, un populista professo. I vecchi francescani
invece?
“In
Africa è stato più facile combattere il colonialismo che l’enorme industria
delle Ong”, Arnold Aganze, congolese, scrittore, regista. Nel Congo ce ne sono
non meno di 9 mila e forse 12 mila: la solidarietà è un business, e ha mani appiccicose.
“Ci
sono ministri che hanno preso non uno ma tre cronografi di lusso e sono ancora
in carica”, è la difesa di Simona Vicari, vice ministro degli ultimi tre
governi, col centro-destra e col centro-sinistra. Ma dove li prendono, non
hanno di meglio?
Non
si dice sui giornali di che partito è Simona Vicari. Era con Berlusconi, ora è
con Alfano, cioè del partito del governo. E ha un marito di (ex) Rifondazione
Comunista, non si sa mai.
Due
di destra, due di sinistra, la Procura di Palermo è equanime negli arresti e
gli avvisi di reato e tempestiva: per spianare la strada ai pentastellati alle
amministrative tra venti giorni. E se Grillo non vince?
Fa
senso ascoltare del “tycoon Trump” su Sky Tg 24, o leggerne nelle didascalie.
Gli abbonati sanno l’inglese? Sapranno allora anche chi è Murdoch, il padrone
di Sky. Che, certo, in Italia è garibaldino, anche lui.
Straordinario
viluppo di tradimenti e inciuci a palazzo Vecchio e dintorni in una pur breve
intervista di “Repubblica” con Graziano Cioni, ex assessore e soprattutto
manovratore politico. Prima per il Pci, poi per i suoi derivati fino al Pd,
rottamato da Renzi ma tuttora attivo su piazza:
Divertente,
caso da manuale del “fiorentinismo”: reperto storico e folklore. Ma poi questa
è la politica dei Cioni – lui stesso ne è gran maestro.
E
Cioni non è nulla in confronto ai capi e capetti Pd di Rignano, il paese dei
Renzi. Dove si seminano mezze frasi e allusioni superiori a ogni immaginazione,
per quanto turpe. È il Pd che li fa così? La parte democristiana o la parte
comunista? O tutt’e due? C’è da capire perché Grillo morde.
Nel
pateracchio della telefonata tra i Renzi del 2 marzo, intercettata abusivamente
e data a un giornalista-editore del “Fatto”, Marco Lillo, che ci ha scritto
sopra un libro già in vendita il 18 maggio, questo è un fatto positivo. Un exploit,
considerati i tempi obbligati di fattura: scrittura, 300 pagine, stampa,
rilegatura, promozione, distribuzione. L’unica ombra è sapere se il carabiniere
o il giudice che ha dato l’intercettazione a Lillo, in assenza di delitto, si è
fatto pagare, e come.
“Non
dirmi balle”, dice Renzi figlio al padre, “la cena c’è stata per forza
altrimenti non lo scriverebbero”. La cena con Romeo, l’imprenditore napoletano
arrestato per corruzione, “in una bettola segreta”, dice l’indiscrezione
consegnata a “la Repubblica”. Altrimenti non scriverebbero che cosa? Si capisce
che Renzi vuole fare l’ingenuo.
Ma
deve stare attento: “la Repubblica” ha sempre portato male ai suoi cavalli da
corsa.
Una
curiosità, ma non senza significato, rileva Michele Farina sul “Corriere della
sera”: in Europa molti capi di governo non hanno figli, in Germania, Francia,
Gran Bretagna e Italia. Altri esempi fuori d’Europa non si rilevano. Perfino
l’algido Putin ha fatto figli. L’Europa è sterile.
Un
settimana la Cassazione sancisce che l’assegno al coniuge non va basato sul
tenore di vita che il beneficiario – in genere la beneficiaria - reclama. La
settimana dopo sancisce il contrario, la beneficiaria ha diritto al precedente
tenore di vita. Ma è la moglie di Berlusconi. Nel primo caso era invece la
moglie di Grilli, l’ex Ragioniere Generale dello Stato e ministro del Tesoro –
americana, per giunta. Diverse massonerie?
Però,
Berlusconi è commovente, che si rivolge sempre ai giudici. Non sa che lo
condanneranno comunque – sempre meglio che lavorare? Si sono riuniti a
Ferragosto per questo. O è l’avvocato Coppi che lo porta nelle tagliole della
Suprema Corte?
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