Consolari
e autostrade intasate verso Roma nel primissimo pomeriggio, da Tarquinia, da
Orte, da Sperlonga e il Circeo: i romani sacrificano mezza giornata di svago
per l’ultima partita di Totti, all’Olimpico o in tv. Totti è una brava persona
e un buon calciatore, ma con lui la Roma ha vinto poco e perso molto. Gli affetti
non sono vittoriosi.
Certo,
però, se si confronta l’addio a Totti con la cacciata di Del Piero, è proprio
vero come dicono i leghisti: Roma non è l’Italia.
Contro
la Russia e ora contro gli Usa, Angela Merkel si appella all’Europa. È sempre
la solita strategia suicida della Germania, della guerra su due fronti?
Merkel
si appella all’Europa dopo avere affossato la Grecia, e tentato di affossare
l’Italia, che tuttora tiene in ostaggio. La Germania contro gli Usa però
non è banale: dopo settant’anni è la
liberazione? Ma a chi venderà le sue automobili?
Non
sbaglia questa volta il Tar sulle nomine dei dirigenti dei musei: concorsi
senza procedure, e nomine impossibili a termini di legge – uno straniero non
può essere dirigente dello Stato italiano. “Una figuraccia mondiale”, dice il
ministro speedy gonzales Franceschini. Di chi?
Di
quante cose il governo Renzi ha privato gli italiani, a partire dalle riforme
istituzionali, per correre troppo in fretta? Per provincialismo mascherato da
cosmopolitismo.
Ivanka
scambia Chinaglia per un santo, Melania scambia la potica, il dolce del a sua Slovenia, per pizza. Il papa rifiuta
indispettito la mano di Trump nel fotomontaggio che spopola in rete. La rete si
capisce, è occupata dagli haters, ma
i giornali?
Non
è vero ma ci crediamo: i Trump sono antipatici e ci piace farli cretini. Ci
accontentiamo di poco.
È
sostenuto il papa ricevendo l’indigeribile Trump. Uno che pure riduce gli
aborti e sostiene le scuole private. Gli rifiuta pure l’inglese, anche ai
saluti. Trump è pur sempre un gringo.
Maria
Egizia Fiaschetti dice di Melania, la
moglie di Trump, che “più di uno stilista ha rifiutato di vestirla”. Perbacco.
No,
cioè, dice Fiaschetti perfida: Dolce e Gabbana la vestono. E dunque: sono
caritatevoli, o dobbiamo considerarli collaborazionisti?
Ma
davvero i lettori del “Corriere della sera” credono alle frescacce – che un couturier si rifiuta di vestire la
moglie del presidente degli Stati Uniti, una che è in mostra ogni giorno o
quasi? E chi allora? O bisogna riconsiderare Milano.
Il
cardinale Bagnasco, 74 anni, deve lasciare la presidenza dei vescovi per
raggiunti limiti di età. Al sul posto il
papa argentino nomina il cardinale Bassetti, 75 anni. Senza ipocrisia.
Tra
i tanti lettori che gli scrivono per commentare la marcia pro immigrati di Sala
a Milano, Cazzullo non ne trova uno che sia favorevole. Milano è sempre la
città della maggioranza silenziosa, o i suoi media fanno finta di altro?
Dacché
Berlusconi si è proclamato animalista, si sprecano sui media gli esperti e le
statistiche che dicono che dichiararsi animalisti è ininfluente ai fini del
voto. Le bestie – bestiole domestiche – fiutano anch’esse Berlusconi a
distanza?
“La
Nazione” fa campagna contro Blue Whale, la balena blu, il gioco in rete del
suicidio. Una campagna dai toni accesi, forse alterata. Ma il “gioco” c’è, è di
ragazzi, ed è una sfida di crudeltà.
Si
chiede un web aperto, anche come forma di reazione e difesa contro il
“capitalismo di sorveglianza” cresciuto
attorno alla Nsa e ai servizi segreti. Questo c’è. L’altro c’è pure, il web è
aperto e anzi apertissimo, fino al suicidio?
Trump
a Riad fa una mossa che potrebbe stabilizzare il Medio Oriente, e comunque
rivoluzionarne gli assetti. Ma i media Usa solo sono interessati a carpire
l’attimo in cui sua moglie gli dà la mano, per camminare mano nella mano, o
gliela rifiuta. C’era bisogno di andare fino a Riad per questo, non potrebbero
accertarlo a casa?
Trump
è “nato” politicamente (è il presidente degli Stati Uniti d’America…) per
l’irrilevanza dei media. Che continuano a farlo crescere.
Aspettiamo
ancora di sapere come e dove gli hacker russi di Putin hanno favorito (hanno
potuto favorire) la campagna elettorale di Trump. L’idea non è male, dire che
Trump è stato eletto da Putin, ma è la tipica fake news. È tutto qui il giornalismo investigativo americano, nelle
confidenze delle spie.?
Se
non è vero, e dopo un anno di chiacchiere non si vede una prova, è ottima
invenzione di Putin: scatenare le spie americane contro il loro presidente e il
voto democratico. Dando ordini imprecisati a hacker ignoti. Facendo discorrere
liberamente le sue spie ai microfoni dello spionaggio americano, di nefandezze
varie dei Trump. Un affondo contro gli Usa che non costa niente e distrugge
peggio di una Bomba.
La
siccità, o è stato il maltempo, minaccia la raccolta delle ciliegie, che quindi
quest’anno saranno carissime, i media sono allarmati. Mentre quest’anno, dopo
molti anni, le ciliegie si comprano a 3-5 euro il kg, invece che a 8-10. Il giornale
cerca le notizie, o le fa?
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