sabato 17 giugno 2017

Appalti, fisco, abusi (106)

Per avere una linea telefonica (in azienda) a Piacenza occorrono cinque mesi. Per avere un allaccio temporaneo alla corrente in cantiere a Roma ci vogliono due mesi – almeno.
Ma si può accelerare, pagando brevi manu.

Una modesta utenza elettrica, di persona singola, in miniappartamento, senza elettrodomestici, paga, tra anticipi e rimborsi, una cinquantina di euro l’anno di consumi elettrici. Più due volte quella cifra per il trasporto della corrente e la gestione del contatore, e per gli “oneri di sistema”. Come contributo cioè alle fonti rinnovabili o assimilate alle rinnovabili.
Due tasse a favore di soggetti privati. Un terzo abbondante della fattura per gonfiare il portafoglio dei gestori di fonti alternative, nucleare, eolico, fotovoltaico, biomasse, dighe… L’indennità di trasporto per gonfiare gli utili di Terna, Acea, Enel e altri gestori. Il tutto statuito dall’Aeegsi, l’Agenzia (pubblica) per l’elettricità e il gas.

È minijob in Germania il lavoro temporaneo, e\o a salario minimo, di 450 euro per 51 ore al mese. Il corrispondete in Italia è di 600 euro, per 24 ore al mese, per un periodo massimo di tre mesi, ripetibile per non più di quattro anni. Il sindacato non lo consente: o questi contratti o lavoro nero.

Il Comune di Roma rinnova il parco macchine dei vigili urbani. Per i dirigenti ordinati 40 suv di nota marca.


Zingaretti, il politico Pd presidente della Regione Lazio, inaugura l’opera “regionale”. Ha commissionato a Ernesto Migliacci, “figlio del grandissimo Franco Migliacci”, un’opera rock con musiche di ogni dove, soggetto “Nerone”, e ci ha investito un milione, soldi dell’addizionale Irpef. Più il comodato gratuito di Vigna Barberini sul Colle Palatino, cioè dei Fori Imperiali. Senza nemmeno un briciolo di interesse pubblico, solo sottogoverno.

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