mercoledì 28 giugno 2017

L'Europa bottegaia

Hanno risolto il loro problema, gli immigrati che arrivavano via Turchia, e del resto non gliene frega nulla. L’hanno risolto coi nostri soldi e ora, dicono, prendetevela in quel posto. Gli immigrati arrivano in Italia a migliaia, e muoiono a centinaia al largo della Sicilia? Chi se ne frega.
Non c’è altra Europa e questa è troppo furba e ignobile. Si capisce che molti siano contro, cioè non si capisce perché ci stiamo a fare? Esportare in Germania, probabilmente potremmo farlo anche da fuori, con qualche beneficio in più.
La miseria dell’Europa bottegaia della celebrata Merkel ha molti aspetti repellenti: il doppio linguaggio, le doppie misure, la bacchetta sempre alzata di maestrini di campagna teutonici, le leggi e i regolamenti a proprio beneficio. Ma l’indifferenza di fronte alla morte, e anzi il dileggio, dei tedeschi e i loro succubi, austriaci, polacchi, cechi, ungheresi, slovacchi, e altri slavi del Sud, tutto questo è un’altra Germania e dovrebbe far riflettere.
È un inabissamento cui stiamo esistendo, di quel poco di democrazia e di verità che era stato costruito nel dopoguerra, con la Germania divisa. Ben visibile nella stessa Germania, dove si celebra in morte di Kohl ben altra politica e ben altra Europa, capace di scelte politiche coraggiose e sagge: il riconoscimento della colpa della guerra, la riunificazione senza se e senza ma (la Germania pre-merkeliana non voleva riconoscere gli ossis, quelli dell’Est, cittadini a parte intera… – la Germania va governata).
Ma c’è questa Germania perché c’è questa Italia. Venduta più spesso, anche in senso proprio, dei soldi: non si spiega altrimenti il succubismo a tanta indigenza. È più che mai Italietta, senza dignità, senza orgoglio. Cosa costa dire “non approviamo il bilancio” se ci lasciate gli immigrati sul gobbo? Qualsiasi altro governo l’avrebbe fatto, in qualsiasi altro paese: la politica deve avere un minimo di consistenza. E non è vero che l’Italia ha le armi spuntate, come vuole il partito tedesco che fa l’opinione. Ma, certo, non ci voleva il democristianesimo di ritorno, il partito della  vaselina.

Nessun commento:

Posta un commento