Ombre?
“Frosinone, una scuola di calcio per
7.000 cinesi”, “Corriere dello Sport”: l’“inverosimile storia” del club
ciociaro, etc. Nessuna meraviglia, le cose più intelligenti in Italia si fanno
in provincia, anche una scuola di calcio in Cina.
La Georgia e la Carolina del Sud,
dopo il Montana e il Kansas: malgrado lo spaventapasseri Trump in campo
repubblicano, i democratici Usa continuano a perdere le suppletive. I servizi segreti non scuotono gli elettori.
Né i media in alleanza con le spie: la politica è ancora un’altra cosa.
“Le bandiere blu vengono acquistate
dai Comuni, al costo ogni anno di 3.500 euro. La valutazione che fa la Fee è
immaginaria e non scientifica”. Lo denuncia Andrea Dominijanni, vicepresidente
regionale di Legambiente, al festival “Trame” di Lamezia in Calabria. La Fee,
Foundation for Environmental Education, è un ente non governativo e non profit,
sede in Danimarca, che fa una valutazione dettagliata, su 25 punti, ma non
gratuita e non autonoma: si basa sull’autocertificazione dei Comuni.
Si scoprono i padri fascisti dei
leader 5 Stelle, Di Maio, Di Battista. Di cui tutti sapevano, anche all’estero –
per esempio in un famoso saggio su “The Nation”. A quando la scoperta del
fascismo dei figli, prima del “me ne frego” tramutato in “vaffa”?
Si scopre anche che Paola Taverna è
mussoliniana. Ma va?
“Europa destino commune e non supermercato. Diffido
del temine populismo perrché ha diversi significati: se vuol dire parlare al
popolo, non è una cosa cattiva”. Commercio e ambiente: “Spero si possa fare in
modo che gli Usa ritornino agli ccordi. È la mano che tengo a Trump”. “La destituzione
di Assad in Siria non è una condizione preliminare, la democrazia non si fa
dall’esterno. Non credo a un conflitto Est-Ovest, ma I Paesi che non rispettano
le regole ne traggano le conseguenze
politiche”. Chiaro, Macron mostra ai grandi giornali europei all’E liseo che la
politica è semplice.
Il giornale non morirà, si
transformerà, decidono gli stati maggiori della stampa a Torino per i 150 anni de
“La Stampa”: avrà formato più piccolo, sarà più gonfio per il week-end, sarà
iperlocale.
È la ricetta degli anni 1970 –
dell’Eni per “Il Giorno” e poi del progetto “la Repubblica” – la corazzata di
Scalfari, con tanti incrociatori locali
di scorta. Sempre meglio che fare giornalismo?
“Sarebbe dispersivo ritornare ad
Adamo ed Eva: di Mussari o di De Bustis sappiamo molto”. Cioè di D’Alema.
Intervistato dal suo giornale, il “Corriere della sera”, il giornalista tourné parlamentare Massimo Mucchetti, che da giornalista faceva
il bastonatore, esclude dall’indagine parlamentare sulle banche il suo
protettore politico.
“Gli americani erano stufi di far
finta di non inquinare”, Altan. Beh, non è pensato male.
Marroni dice che Ferrara dice.
Ferrara dice che il generale dice. Ma questi quanto hanno da chiacchierare? E
chi ce li ha messi lì, manager e generali?
Marroni è nome certo rispettabile, ma
in coppia.
Anche “Marroni glacés” non è male, ©
Giannelli.
“C’è una lobby maltese sotto il Cupolone”
– “l’Espresso”. Un gruppo di maneggioni e evasori fiscali. Raccolti attorno a
Joseph Zara.
Dopo Maria Immacolata un Giuseppe: il
papa sta con la Sacra Famiglia?
Dice Merkel in morte di Kohl: “Ha
cambiato la mia vita”. Da ragazza ingenua che usciva dalla palestra mentre il
Muro crollava a cancelliera a vita. Ma non dice quanto lei ha cambiato la vita
di Kohl: vent’anni di amarezze.
Chi spara negli Usa contro gli
avversari politici? Un democratico. Anzi, uno di Sanders, che vuole limitare il
commercio di armi.
Subito da sinistra, dopo la
sparatoria contro i repubblicani in Virginia, si levano lamentazioni: “Limitare
il commerio di Armi”. E l’odio invece no?
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