Nell’attivismo
di Trump la sua promessa più minacciosa, America First, o Fortezza America,
tarda a materializzarsi. Trump ha denunciato
vari accordi multilaterali che Obama aveva avviato, transatlantico,
transpacifico, e lo stesso Nafta continentale, ma non è andato oltre. Il suo
ministro del Commercio è anzi indignato delle accuse di neo protezionismo.
Gli Usa, che hanno voluto e regolato la
globalizzazione, con evidenti benefici, ne risentono da qualche tempo. La disoccupazione
è bassa, ma il lavoro è depotenziato e con esso il reddito medio. La reazione
che si prepara non è però di chiusura. Caso per caso saranno discusse le posizioni
relative con le grandi potenze economiche che, a giudizio di Washington, si
avvantaggiano surrettiziamente del grande mercato
americano, interno e multinazionale: la Cina, il Giappone, e per l’Europa la Germania.
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