sabato 1 luglio 2017

Letture - 307

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Cattolico – A volte non si può. Carl Schmitt lo racconta in alcuni aneddoti di “A colloquio”. Un teologo protestante è abbandonato dalla fidanzata, alla vigilia del matrimonio, con le pubblicazioni già fatte al municipio e in chiesa, perché ha trovato a casa sua il libro di Schmitt “Cattolicesimo romano e forma politica”. Anche se Schmitt godeva tra i suoi coetanei di fama quasi libertina. Infatti una sua conoscente protestante di gioventù, Emmi Achterrat, che pure intanto aveva messo testa a posto sposando un insegnante di scuola media, a proposito dello stesso libro lo apostrofa: “Allora Carl, sei finito tra i non liberi?”

Italia – Machiavelli è “abbandonato” agli studi americani. L’unica sua biografia in circolazione, a parte quella del poligrafo  Giuseppe Bonghi, è di Erica Benner, una storica delle idee americana. Quando gli angloamericani avranno abbandonato gli studi italiani – francesi e tedeschi lo hanno già fatto - che ne sarà dell’Italia? In dieci anni un solo libro di storia italiana è stato pubblicato di storici italiani, quello di Rosario Villari sul Seicento a Napoli, ma è lo sviluppo di una vecchia ricerca. Sul Risorgimento e la Grsnde Guerra - malgrado il centenario - sono disponibili due saggi di Rosario Romeo, di cinquanta anni fa.
È anche vero che la riforma Berlinguer vent’anni fa declassava la storia quale materia di studio - la riforma “angloamericana” della scuola italiana, come se gli angloamericani disprezzassero lo studio della storia.

Desertificazione – Censisce “La Lettura” domenica i borghi abbandonati, alcuni di età antica, molti medievali, con  un’importantissima classificazione, specie per le motivazioni del’abbandono. È un fatto: gli ottomila comuni e i 100 mila centri abitati, che facevano il bello dell’Italia, e anche il buono, ma indignavano i censori esterofili, in linea con i severissimi critici tedeschi e inglesi di cui l’Europa è infetta, più stupidi forse che invidiosi, sono in realtà da dichiarare finiti col governo Monti. Anche se per morte lenta: è difficile disaffezionarsi..
I sintomi sono già da un quinquennio all’opera. Che poi sono uno: il disamore per i luoghi paterni, che in un paese come l’Italia, a migrazione diffusa, si può dire generalizzato – prima ce n’era il culto, ora l’insofferenza. Le tasse, e le tariffe“liberalizzate”, cioè aperte all’arbitrio (il telefono costa il doppio, l’elettricità tre e quattro volte di più, un sacchetto della spazzatura” può costare fino a 12 euro per il ritiro), delle seconde e terze case ha già cominciato a colpire molti paesi: meglio spogliarsi della proprietà, tanto più di case vecchie, bisognose di riparazioni, e sempre meno abitate.   

Galileo – Visse a Firenze a Arcetri dieci anni, dopo la presunta condanna-abiura di cui non si trovano le prove, in una villa con parco che oggi si celebra come una delle più belle di Firenze. Libero anche di andare a Firenze, tre km, a piedi o a dorso d’asino, superando la Costa San Giorgio soprastante Boboli. O di visitare le figliole in convento, suor Maria Celeste (Virginia) e suor Arcangela (Livia). Con una biblioteca di almeno 400 volumi, cospicua anche oggi che i libri valgono poco. Con un grosso capitale in banca, di almeno 5 mila scudi. Da Gran letterato, e riverito, oltre che scienziato. Mentre l’evangelico militante Keplero moriva povero e in disgrazia, in sospetto per gli oroscopi di cui si dilettava, e le pratiche magiche della madre.
La polemica anticattolica è un po’ superficiale. Copernico, del resto, che riscopriva la teoria eliocentrica, sicuro cattolico e anzi un po’ sacerdote, era morto nel suo letto senza problemi un secolo prima.

Malocchio – Conrad non lo nomina, lo chiama “spell”, ma lo mette all’opera in “Linea d’ombra”: in grande misura la tensione della seconda parte del racconto nasce da questo “incantesimo”– il primo ufficiale Burns, che lo evoca in continuazione, con tratti di follia, che mota critica vede bizzarro e anche “incompatibile”, è invece il perno della suspense.

Medio Evo – Fu epoca di grandi fantasie. Il ciclo di re Artù. Quello dei Reali di Francia. Quello di Alessandro Magno. E i cicli artistici, dei mosaici, (Otranto, Monreale), delle vetrate (Chartres). Le stesse cattedrali sono narrazioni, mitiche, simboliche, fantastiche. Dei cicli: biblici, naturali, immaginari.  

Pirandello – Si cita in America, in una delle prime edizioni divulgative di Philip K. Dick, nella collana Ace, 1976, come uno dei suoi ispiratori

Pound – “I frutti puri d’America impazziscono”, diceva William Carlos Williams, che ne fu difensore e cultore. Per “l’insofferenza iconoclasta al compromesso”, chiosa Lethem.

Mary de Rachewiltz, née Pound, si è querelata contro CasaPound, il movimento neofascista, per uso improprio del nome: “Pound non ha mai avuto una casa”. Il Tribunale di Roma le ha dato tortoi. Ma ha ragione: Pound è porta apolide, e probabilmente universale, da Sesto Properzio ai troubadour,  a Cavalcanti e Dante,  e all’Estremo Oriente, contemporaneo e maestro di Joyce e T.S.Eliot.

Scrittore americano – La “sistemazione” critica di Foster Wallace ha uno scoglio nel fatto che è scrittore “tipicamente americano”, ma non altrimenti definibile. La seconda parte del problema è per sua natura aperta – una definizione è sempre aperta. Ma scrittore americano? Tutti gli americani scrittori lo sono. Melville forse di più, che non saprebbe non essere americano. O Whitman. Ma i tanti altri?

Uno scrittore molto americano significa comunque uno ottimo conoscitore della tradizione, specialmente classica, specialmente latina, e attraverso di essa di quella evangelica e biblica. Questo è vero di Foster Wallace, che fu anche professare, come del “ribelle” Kerouac. Con un di più: “americano” significa aperto agli elementi (non nel caso di Foster Wallace), realistico, innovatore – iniziatore. Soprattutto questo: lo scrittore americano vuole essere radicato, a differenza dalle  avanguardie, tipicamente europee, che si vogliono sradicate. E vuole essere se stesso: scrive perché ha-vuole avere qualcosa da dire. Con una distinzione netta dalla letteratura di consumo, il “mercato” americano è comunque generoso con lo “scrittore americano”, anche il più difficile vende diecine di migliaia di copie.

letterautore@antiit.eu

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