Il nuovo capo dell’Is dopo la morte
di Al Baghdadi era il fiduciario dello Stato terrorista in Libia. È un francese
di 35 anni, Mohammed ben Salem el-Auyni, nato in Tunisia nel 1982. È un esito a
favore o contro l’integrazione - ex inculturazione?
È singolare che della morte di Al
Baghdad, pure trmutissimo, non si scriva nulla. Che non ne scrivano i giornali
angolosassoni, e quindi anche i nostri. Perché è stato abbattuto, forse,
dall’aviazione russa?
C’è unanimità nei giornali
anglosassoni, senza eccezioni, neppure per caso. La mano è unica?
Francesco Drago e Lucrezia Reichlin
promettono oggi in prima sul “Corriere della sera” che con la ricetta Finlandia
non ci sono incendi. Poi, dopo il titolo, non ne dicono nulla. Ma anche la
Finlandia secca d’estate?
Putin scende da un fuoristrada nero e
apre lo sportello posteriore a una dama, presumibilmente, poiché se ne intravede
un lembo rosso, come di borsetta o di vestito. Un video che ha scatenato il
web: chi sarà la misteriosa dama del capataz russo? Fornito dalla tv del ministero
della Difesa, russo. Cioè dal controspionaggio. Il web è così stupido?
“Aiutarli a casa loro” è un modo di
dire: sta per investire in Africa, e in Asia, fare accordi con i paesi a forte
emigrazione, concentrare la cooperazione allo sviluppo (agricola,
manifatturiera, sanitaria, etc). Tutto da definire, l’appello serve come
richiamo a una politica di aiuto da decenni abbandonata, dall’Europa e dagli
Usa. Ma tanto basta ai vescovi italiani per dire che no, non basta. Che cosa?
Voglono andare in paradiso così, gratis, senza faticare? Senza nemmeno pensare?
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Non un centesimo della razione quotidiana di invettive contro Trump per la morte di Liu Xiaobo. Un orrore. Un poeta, una persona inerme, perseguitato anche nella malattia, e fino in punto di morte. Il comunismo non è morto, benché così tarato - i regimi di polizia che si fanno scudo del comunismo.
Non un centesimo della razione quotidiana di invettive contro Trump per la morte di Liu Xiaobo. Un orrore. Un poeta, una persona inerme, perseguitato anche nella malattia, e fino in punto di morte. Il comunismo non è morto, benché così tarato - i regimi di polizia che si fanno scudo del comunismo.
Vannoni e Marroni forse hanno detto
la verità e ora se la rimangiano, forse hanno detto delle bugie a Woodcock – se
la sono fatta sotto. Sono così gli accusatori di mezzo governo e mezza Arma dei
Carabinieri. Ma chi ce li ha messi lì, due personaggi così mediocri a capo di
un’azienda che fa appalti per miliardi, è inm colpa.
Vannoni e Marroni sono approdati a Roma,
al vertice della Consip, nel quadro della tribù fiorentina che Renzi capitana e
si è portata dietro. Senza la clava, evidentemente. Ma non più capaci e meso
squadrati dei Flintstones.
La politica tribale il rottamatore
innovatore rivendica anche nel suo libro. Anzi di fiorentini a Roma, dice, non
ce ne sono abbastanza. Perché Renzi e Lotti non dovrebbero pagare per questo,
per le nomine tribali?
Si va in aereo dal Bangladesh a
Tripoli. Per poi imbarcarsi sui barconi per l’Italia. Ci sono uffici in tutto
il Bangladesch per organizzare la partenze. È la scoperta dell’Africa fatta da Frontex,
dopo tre anni di esplorazione agguerrita.
Quando sapremo la verità su questa immigrazione?
La Cia apre una base militare a
Gibuti. La prima in Africa, la prima anzi fuori dalla Cina. Gibuti ospita già
una base militare americana – con supporto italiano. È come un passaggio di
consegne. L’America di Obama ha abbandonato l’Africa, mentre la Cina ne
conquista centimetro per centimetro da un cinquantennio.
Labate ricostruisce sul “Corriere
dela sera” come è nato l’accordo Berlusconi-D’Alema su Amato al Quirinale. Su
iniziativa della coppia De Girolamo-Boccia, lei berlusconiana lui democrat. A un certo punto lei dice
al marito: “Dai, chiamiamo D’Alema”...
Ma il giorno dopo Renzi sapeva tutto
di quella cena e della telefonata. Da Boccia, che però è un antirenziano? La
cena di Berlusconi era registrata?
Aiuto psicologico, corsi di potenziamento
mentale, lezioni di autostima. E i festival della mente? “Promettono la
felicità”, spiega la copertina di “Sette”, “possono nascondere insidiosi (e
costosi) tentativi di manipolazione”. Chi ci salverà dai salvatori?
La Nazione riporta uno scambio
Cannata—Baldassarri, nel 2003 o 2004, rispettivamente direttore al Tesoro del
Debito Pubblico e vice-ministro del Tesoro, un po’ sinistro. I due confermano
che Baldassarri voleva sapere l’esposizione del debito pubblico sui derivati, e
che Canata gli rifiutò i dati, perché non
era previsto nelle deleghe del vice-ministro. Ma non è che altri lo sappiano.
Perché il debito è un segreto?
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