Due
miliardi e mezzo di dollari di investimenti del Comitato
Olimpico, di cui 160 da destinare a impianti e attività per giovani, e il costo di gestione
e amministrazione dei Giochi a carico del Comitato stesso. A
questa ricca sorgente
ha rinunciato una
certa Virginia Raggi, una
sorta di ectoplasma che i romani hanno eletto sindaco
di Roma. Ma dietro si vede il testone di Grillo, se non è una maschera,
uno che si dice comico, e non ama Roma perché non ama la Rai. Non c’è nessuno a Roma che chieda i
danni?
Sembra
di scherzare e invece è la realtà. Così vanno le cose nella repubblica delle
banane a cinque stelle. Guai a fare qualcosa, anche solo spazzare le strade, Grillo
se ne potrebbe dispiacere: lui sa tutto, fa tutto, decide tutto. In genere
niente – l’unica cosa che ha fatto in cinque o dieci anni ormai è espellere dal suo blog-piattaforma-movimento-partito chi ha un’altra opinione, liti lunghe e feroci.
O è Casaleggio jr., il badante di
Grillo? Decidono entrambi – di non decidere – ma
quello che parla è Casaleggio.
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