Il cardinale di Milano e il
vescovo calabrese discutono venticinque anni fa con Nunnari, giornalista
calabrese, del ritardo del Sud. Martini ne trova le ragioni, non avendo una
conoscenza diretta del Sud, nella chiave
socioeconomica allora dominante, dello sviluppo “dipendente” e non autonomo. Senza
tenere conto delle specificità locali: i modelli imposti “non hanno tenuto
conto della storia, dell’identità culturale, dei valori propri della gente del
Sud, ma sono stati imposti dal di fuori, second logiche ed esigenze decise altrove”.
Venticinque anni fa Milano
era sotto il segno della Lega, che ne ammorberà la storia successiva. Il libro-intervista dice più
di Martini, benché non detto, che del Sud e della questione meridionale da
“riconciliare”.
Il libro, che la collana
delle opere avviata dal “Corriere della sera” ha espunto, dice in realtà il
pensiero del cardinale di Milano contro la Lega. Ma sommesso. Il prelato della accoglienza non fu altrettanto loquace al tempo del leghismo trionfante - per Realmonte? Un no indiretto,
sussurrato, mentre Martini era solitamente netto, ma in materia biblica e
agiografica, non politica.
Il cardinale era un gesuita
che non amava la politica, e ha governato Milano nella svolta particolaristica
e quasi razzista da alieno: biblista biblico, millenaristico, esoterico,
Giuseppe Agostino-Carlo Maria
Martini (a cura di DomenicoNunnari), Nord
Sud. L’Italia da riconciliare
free online
Nessun commento:
Posta un commento