Una lettura quasi obbligata,
dopo che il “Corriere della sera” nel suo settimanale ha demolito l’autore,
decretando la sua ultima fatica “il peggior libro dell’anno”. Nel mentre che lo
offre e lo promoziona in serie in edicola. Un autore peraltro molto importante,
dice wikipedia: Patterson è lo scrittore più ricco al mondo, pur essendo
partito da un’estrema povertà familiare. Ha scritto almeno 180 best-seller, al
ritmo oggi, a settant’anni, di 12 l’anno, con vendite cumulative nel mondo per
almeno 300 milioni di copie. Ora li scrive, come questo, anche in “formato
ridotto”, una sua specialità (“Patterson Bookshots”), per una lettura più
rapida, di un’ora invece che di due – e per mettere più fieno in cascina finché
l’onda va.
Quella dello scrittore venuto
dal nulla fa parte del folklore americano – il vecchio schema
del’eroe-profeta-santo-guerriero. Ma la lettura di questo mini-Patterson,
invogliata dall’inconsueta stroncatura, non è deludente. Il sottotitolo, “So
chi ha ucciso mio figlio”, sa di cronaca rifatta – si tratta di un ragazzo
stroncato da una pasticca alla disco – e ha un effetto un po’ spoiler. Ma il ritmo regge: le sorprese
sono, quasi, a ogni capitolo. E il plot
è in un certo senso eccezionale: è uno scherzo, raro - nel thriller, Carter Dickson eccettuato, non si scherza: qui si arriva
alla beffa.
Coautore figura Max Di Lallo,
probabile trascrittore del fluvial bestesellerista. O è viceversa, il giallo è
di Di Lallo, e Patterson ci mette la firma? Parlando di bestseller la figura
dell’autore in effetti scolora.
James Patterson, 113 minuti, Corriere della sera, pp.
160 € 4,90
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