sabato 26 agosto 2017

Il giallo breve, beffardo

Una lettura quasi obbligata, dopo che il “Corriere della sera” nel suo settimanale ha demolito l’autore, decretando la sua ultima fatica “il peggior libro dell’anno”. Nel mentre che lo offre e lo promoziona in serie in edicola. Un autore peraltro molto importante, dice wikipedia: Patterson è lo scrittore più ricco al mondo, pur essendo partito da un’estrema povertà familiare. Ha scritto almeno 180 best-seller, al ritmo oggi, a settant’anni, di 12 l’anno, con vendite cumulative nel mondo per almeno 300 milioni di copie. Ora li scrive, come questo, anche in “formato ridotto”, una sua specialità (“Patterson Bookshots”), per una lettura più rapida, di un’ora invece che di due – e per mettere più fieno in cascina finché l’onda va.
Quella dello scrittore venuto dal nulla fa parte del folklore americano – il vecchio schema del’eroe-profeta-santo-guerriero. Ma la lettura di questo mini-Patterson, invogliata dall’inconsueta stroncatura, non è deludente. Il sottotitolo, “So chi ha ucciso mio figlio”, sa di cronaca rifatta – si tratta di un ragazzo stroncato da una pasticca alla disco – e ha un effetto un po’ spoiler. Ma il ritmo regge: le sorprese sono, quasi, a ogni capitolo. E il plot è in un certo senso eccezionale: è uno scherzo, raro - nel thriller, Carter Dickson eccettuato, non si scherza: qui si arriva alla beffa.
Coautore figura Max Di Lallo, probabile trascrittore del fluvial bestesellerista. O è viceversa, il giallo è di Di Lallo, e Patterson ci mette la firma? Parlando di bestseller la figura dell’autore in effetti scolora.
James Patterson, 113 minuti, Corriere della sera, pp. 160 € 4,90

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