martedì 1 agosto 2017

Il Sud torna alla superstizione

Fa male leggere di magherie al Sud – sottinteso: un segno dell’arretratezza – il giorno in cui Davide Ancelotti, “Plugo”, il figlio beniamino di Carlo Ancelotti, l’allenatore vincente, confida tranquillo a Elvira Serra sul “Corriere della sera”: “Ai tempi in cui allenava il Milan teneva diverse cose nella giacca”- dopo aver precisato, nota la giornalista, che “di un padre scaramantico non può rivelare troppo”.
L’ennesima indagine “sul campo”, assicura l’autrice. Dal malocchio alla jettatura, dalla scaramanzia alle apparizioni. Sulla traccia sempre di Ernesto de Martino, “Sud e magia”, dei jettatori, dei malocchi, e delle tarantolate. Anche se la ricercatrice non ha titolo, avendo studiato lingue e proponendosi come traduttrice. Senza dimenticare – ancora de Martino – la chiesa. La chiesa cattolica beninteso, le altre sono immuni alla superstizione. Senza mai il sospetto che, come già negli anni 1950 di de Martino, la superstizione corra in tutte le chiese. Magari come autosuggestione. O svago.
Alessia Rizzo, Superstizioni e prospettive. Inchiesta sulla magia quotidiana, Graus, pp. 93 € 13

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