Onofri continua
la sua geografia letteraria, al modo di Dionisotti. Dopo il “Passaggio in
Sardegna”, e “Passaggio in Sicilia”,
riunisce i suoi interventi di critico militante e i saggi afferenti a scrittori
toscani. Coi quali confessa famigliarità, e anche un compagnonaggio
dissipatore. Purtroppo all’insegna del tempo che fu, che fu semrpe migliore. E
con un curioso effetto bozzettistico, quasi che quella “toscana”, anche la critica,
sia sempre una letteratura delle buone intenzioni.
Curioso l’effetto
della raccolta, come sintesi della toscanità. Tutt’altra cosa dagli antenati,
che erano evidentemente un altro mondo, seppure nella stessa terra. Non sarà
che la Toscana, col granducato, ha cambiato natura? Un problema, per la letteratura
geografica, o geografizzata, è questo, delle metamorfosi. Che in ambito ristretto
possono essere radicali e evidenti.
Massimo Onofri, Benedetti toscani. Pensieri in fumo, La
Nave di Teseo, pp. 389 € 17
Nessun commento:
Posta un commento