Da ultimo, in un prolisso
abbozzo di romanzo, “Sotto il giardino”, Greene si esercita senza freni nell’arte
predletta della saggezza conclusiva, della sentenzosità. Sulla vita, la morte, la donna, la sessualità, la
natura. La vena morale era in questo scrittore d’aventure dominante.
Con curiose traduzioni di
Piero Jahier, evidentemente operate sui racconti singoli alla prima
pubblicazione – la raccolta è del 1975, dieci anni quasi dopo la morte dello
scrittore fiorentino.
Graham Greene, Amori facili, amori difficili
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