Bellezza – “La bellezza non proviene
dalla bellezza. La bellezza può generare soltanto la grazia.”, Graham Greene,
“Amori facili, amori difficil,i”, p, 300: “La bellezza diminuisce
continuamente, è la legge dei profitti calanti”.. Bruttezza e bellezza, si vede
anche in guerra: quando non rimane altro di una casa se non un paio di pilastri
profilati contro il cielo, la bellezza di quella casa ricomincia daccapo”.
Donna – “Conosciamo le preferenze
sessuali degli uccelli femmina meglio di quanto conosciamo le preferenze sessuali
delle donne”, G,Greene, Id, 302: “Le
donne sono più misteriose degli uccelli”.,
Giornalismo online – Molto giornalismo
online, con un numero sterminato di blogger, e non un solo giornalista di fama,
bene o male acquisita. Anche i commentatori, sono sempre quelli del giornalismo
classico.
Gramsci o Montanelli – Tra le letture
estive proposte dal “Corriere della sera” c’è anche questa alternativa. Ne
discutono Francesco Cevasco, pro Momntanelli, e Marco Bonazzi.
Genitori – Sono diventati infausti
per le letteratura. Almeno per quella francese, prima Céline, ora Modiano e
Houellebecq. Più il padre che la madre – la madre divorante di più nella
letteratura che in qualche modo si richiama all’ebraismo..
Madre-figlio – Ricordo sommamente
ingeneroso di Houellebecq sul “Robinson” ( un estratto dall’ultimissimo libro, “Mourir”)
di una madre che palesemente aveva molti problemi suoi personali – accudiva al
figlio maldestramente per problemi suoi, che rimbalzano evidenti dal racconto di Houellebecq scrittore ma che l’Houellebecq
figlio non considera nemmeno.
Lo scrittore ha certo una sua psicologia,
quella di uno che si costruisce misantropo, in linea con la sua letteratura (la
vita copia l’arte, eccetera), L’ultimo incontro con la madre, che probabilmente
ancora vive, ricorda sgradevole sulla
guerra del Golfo: la colpa questa volta della madre essendo solo la difesa di
Saddam Hussein – scelta che uno scienziato politico oggi, dopo le diecine di
migliaia di morti delle varie guerre civili irachene, direbbe illuminata. Ma è
anche vero che il rapporto genitori-figli in letteratura è stranamente un rapporto
di dare e avere, di chi ha cioè, il genitore, verso il figlio necessariamente
in bisogno. Estremizzato, perfino oltraggioso, in James Ellroy. Con poche eccezioni – forse solo Colette, e nei riguardi della madre,
non del padre, cancellato. Non c’è altro. Il figlio non è mai adulto?,
Onanismo – Scorrendo l’(involontario)
indice del “Robinson” domenica una serie di letture all’insegna dell’ombelico
vengono proposte: scrittori che scrivono di sé. Non nel senso di una ricerca
del sé (sant’Agostino) ma di un’esibiziioe (Rousseau).. Con quattro pagine di
Houellebecq, l’arcinarcisista. E altri testi della\alla mamma, o di chi si
annoia e scrive della noia, o è ribelle, in proprio, fin da bambino è ovvio.
Soldati – È il Graham Greene
italiano, le stesse morbide narrazioni, in giallo e non. Su fondo etico (cattolico).
O Greene è il Soldati inglese? Sono coetanei, e scriviono\pubblicano in parallelo.
Soldati non è stato commediografo, ma ben regista di cinema e uomo di scena.
Thoreau o l’americano ambiguo – Cos’è oggi il “vero
americano”, quale Thoreau è stato nell’elogio funebre che Ralph Waldo Emerson ne
fece il 9 maggio 1862: “Non è esistito americano più vero di Thoreau. La sua
predilezione per il suo proprio paese e modo di vivere e la sua avversione per
i modi e i gusti inglesi e europei rasentava il disprezzo”? È tutto e il suo
contrario.
Il “vero americano” è oggi dubbio in America.
Forse per la prenenza ingombrante di Trump – di cui nessuno curiosamente dice
che è americano di seconda generazione, e che suo nonno era tedesco-tedesco,
benché immigrato a New York. La “New York Review of Books” se lo chiede
analizzando una dozzina delle pubblicazioni che su Thoreau sono uscit per il
bicentenario della nascita.
“Qualsiasi cosa si può dire degli
americani che è vera, l’opposto è ugualmente reo”, esordisce il recensore, Robert
Pogue Harrison. Il paese più senza Dio e più religioso, più puritano e più
libertino, più caritatevole e più egoista. Per il governo minimo (“il governo
migliore è quello che governa meno”), ma dipendente dai governi per qualsiasi
problema. Ecologista e contrario ai controlli. “Siamo fuorilegge ossessionati
dalla legge, individualisti devoti ai valori comunitari, una nazione di obesi
con ideali di bellezza anoressici”. Una serie di paradossi che il recensore
riporta alla Dichiarazione d’Indipendenza, “in cui padroni di schiavi
proclamavano che tutti gli uomini sono dotati dal creatore di un diritto
inalienabile alla libertà”.
Tristano o Isotta – Anna-Sophie Mahler,
wagneriana anti-wagneriana, fa teatro a Venezia con un “Tristano o Isotta”. Per “riflettere”, spiega ai giornali,
“su quello che oggi resta della visione romantica dell’amore”. Di Tristano più
che di Isotta, vuole dire? In fondo, Isotta non è per nulla innocente: è una
che vuole tutto. In questo senso la storia è certamente di Isotta, Tristano è
un comprimario, uno dei tanti: un innocente, per eufemismo..
letterautore@antiit.eu
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