I veristi erano fotografi.
Bravi, con l’occhio clinico. Erano scrittori seri, professionisti: attenti alle
novità, intenti a documentarsi.
Nemiz, fotocronista di suo,
ha raccolto venticinque anni fa per una mostra a Roma, curata dalla Rai, una
scelta delle fotografie, circa 150, di cui i tre scrittori si dilettavano.
Ognuno dei tre provvedendo di note gustose, desunte dalle lettere e le opere.
Con una cronologia dettagliata sull’evoluzione della tecnica fotografica dal 1839 alle ultime foto
di De Roberto, anni 1920. E con una breve prefazione di Sciascia – che però non
apprezza quello che dice “uno svago”.
Una raccolta aurea, per le storie
della letetratura, se ancora si fanno, e per l’occhio curioso, che però non si
ristampa. Una testimonianza, anche, di un’altra scrittura, applicata, studiosa.
Andrea Nemiz, Capuana, Verga, De Roberto Fotografi
Nessun commento:
Posta un commento