lunedì 14 agosto 2017

L'occhio clinico dello scrittore verista

I veristi erano fotografi. Bravi, con l’occhio clinico. Erano scrittori seri, professionisti: attenti alle novità, intenti a documentarsi.
Nemiz, fotocronista di suo, ha raccolto venticinque anni fa per una mostra a Roma, curata dalla Rai, una scelta delle fotografie, circa 150, di cui i tre scrittori si dilettavano. Ognuno dei tre provvedendo di note gustose, desunte dalle lettere e le opere. Con una cronologia dettagliata sull’evoluzione della  tecnica fotografica dal 1839 alle ultime foto di De Roberto, anni 1920. E con una breve prefazione di Sciascia – che però non apprezza quello che dice “uno svago”.
Una raccolta aurea, per le storie della letetratura, se ancora si fanno, e per l’occhio curioso, che però non si ristampa. Una testimonianza, anche, di un’altra scrittura, applicata, studiosa.
Andrea Nemiz, Capuana, Verga, De Roberto Fotografi

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