L’omaggio forse
migliore alla memoria di Sacco e Vanzetti, per i novant’anni del loro
assassinio di Stato in America. nella ricorrenza. Lorenzo Tibaldo, che molto ha
scritto per le battaglie di libertà nel Novecento, tra queste anche dieci anni
fa quella di Sacco e Vanzetti (“Sotto un cielo stellato. Vita e morte di Nicola
Sacco e Bartolomeo Vanzetti”), analizza qui l’intervento del governo fascista in
loro favore, pubblicando i documenti dell’Archivio Storico Diplomatico della
Farnesina. Con un saggio dell’italianista americano della City University di
New York Philip V. Cannistraro, specialista di storia del fascismo (suo il
seminale “La fabbrica del consenso”), sul contesto americano della condanna.
I materiali sono
analizzati nell’intento di spiegare il motivo del sostegno di Mussolini alla
causa dei due anarchici. Del capo del fascismo, che pure voleva e considerava gli
Stati Uniti paese amico. Per le sue radici anarco-socialista? Improbabile e
anzi impossibile. Più convincente l’ipotesi nazionalista, di affermare l’italianità
in un caso giudiziario che impegnava l’attenzione del mondo intero. Del resto,
alla fine, Sacco e Vanzetti per null’altro furono giustiziati se non per essere
italiani.
Il tentativo non
fu di facciata. Seppure nei limiti della diplomazia, l’interessamento del
governo fascista fu consistente.
Philip V.
Cannistraro-Lorenzo Tibaldo, Mussolini e
il caso Sacco e Vanzetti, Claudiana, pp. 144 € 14,90
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