Dopo Roma e Torino, Berlusconi fa
di tutto perché il suo schieramento non vinca le elezioni in Sicilia, dove
viene dato vincente, ampiamente. Dopo di me il diluvio, a ottant’anni e passa?
Una furbizia napoletana, cioè suicida? Ma Berlusconi è ben milanese.
I terroristi dell’Is a Sidney non
hanno potuto caricare la valigia con la bomba sull’aereo perché pesava
troppo. Avevano gà passato i controlli?
A volte il terrorismo è facile.
Questa dei terroristi
arabo-australiani è una storia che non si capisce bene. Avviene sempre in area
britannica, che tutto confluisce in una spy-story, in genere mediocre. Di tutti
furbi, però, eccetto i lettori.
Due pagine del “Corriere della
sera” e quattro pareri autorevoli di esperti su come combattere il terrorismo
islamico dei camion-killer. Ostruire i viali con alberi di quercia su grandi
vasi (Stefano Boeri). Con fossati d’acqua (Benedetta Tagliabue, “vedova del catalano
Miralles”). Con aiuole e orti rialzati (Pistoletto), Con l’ironia: colori,
corni e grandi croci (Mimmo Paladino). Ma non per ridere, il giornale ci apre,
il secondo o terzo giorno dopo la strage di Barcellona..
“L’Espresso” propone ai lettori
di sintonizzarsi, in base a una serie di quesiti, sulla sinistra che vorrebbero,
la sinistra politica. Offrendo queste cinque opzioni: sinistra felpata, sinistra
sconnessa, sinistra bastonata, sinistra immaginaria, sinistra selvaggia. Divertente,
per chi? Il settimanale della “prima tessera del Pd” ci specula, tiene sotto la
sinistra per sterilizzarla – dividerla, deprimerla, ossificarla.
“L’Espresso” su fa spiegare la
politica italiana in Libia da un esperto francese, cioè del paese che più e
peggio ha fatto in Libia, e contro l’Italia in Libia – una guerra, a meno di un
ultimatum. Un esperto peraltro di nessun
nome, Filju, definito “ex alto diplomatico francese”. Nient’altro, solo
il titolo. C’è un partito francese ancora in Italia? Pagato?
“la Repubblica” celebra, mezza
pagina, l’autista di Occhetto alla morte. L’autista di Occhetto. Goffredo De
Marchis lo celebra commosso. Un giornale del tempo che fu?
Bizzarro riesame sul “Corriere della
sera” di Fubini su quanto le aziende “perdevano” e ora da qualche tempo non
perdono più per i tweet fulminanti di Trump. Le aziende non perdono niente,
semmai perdono “i mercati”, detti un tempo parco buoi - chi gioca in Borsa al
traino delle voci. I “mercati”, invece, dice Fubini, “a volte sbagliano ma non
mentono”. Non mentivano anche quando seguivano Trump, magari per paura?
Che dire della Corte Costituzionale
tedesca che denuncia la Banca centrale europea alla Corte Europea perché la
Germania non ha guadagnato abbastanza dalla crisi? Nulla, non se ne dice nulla.
Ma non bisogna sottovalutare la Germania, c’è sempre del metodo nella sua
follia.
La denuncia della Corte suprema
tedesca si segnala per il silenzio con cui è stata accolta. A Bruxelles e nella neo napoleonica Parigi.
Nemmeno a Roma, ovviamente. Ma pensare si può. Che sarà dura, con questa
Germania, a meno di un cataclisma.
Augurarsi un cataclisma? Segno
buono non è.
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