Il
Moma di New York, Museum of Modern Arts, programma una mostra sulla moda a
ottobre, “Is fashion modern”, di cui dice che è la prima in 73 anni, cioè
dall’inizio dell’attività. No, ce ne fu una nel 1974, sponsorizzata e
organizzata dall’Eni, che segnò la data d’inizio convenzionale del made in
Italy. Nel quadro di un Progetto Italia, parte di un Progetto Qualità, o integrazione
nei mercati ricchi.u
La
mostra ideata dall’Eni, che la organizzò con Carlo Robustelli, un funzionario
della direzione Esteri appositamente delegato, era sul design italiano, non
specificamente sulla moda. Si traeva profitto dall’interesse del Moma per
alcuni architetti italinani, ma la mostra fu organizzata col fine precso di legare
il made in Italy alla qualità. Di fatto segnò l’inizio dela sfida di Milano a
Parigi proprio in quel settore, sia nell’alta moda che nel nuovissimo, e più
propriamente italiano, settore della moda pronta.
Fu
da quella mostra che cominciarono a confluire su Milano i grandi buyer del settore moda, all’epoca
americani e giapponesi.
La
scelta di New York come vetrina era stata preceduta dalla scelta di Milano come
hub della moda a preferenza di
Firenze e di Roma, che in precedenza si erano litigate quel ruolo, ma
inefficacemente.
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