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giovedì 14 settembre 2017

Ombre - 382


Singolare difesa del Procuratore Capo di Santa Maria Capua Vetere che nel 2008 inguaiò Mastella, la moglie di Mastella, il partito di Mastella, e il governo Prodi, con accuse ora rivelatesi senza fondamento: “Ho solo fatto il mio dovere”. Il suo dovere è abbattere governi e persone? Non ha nemmeno interrogato la persona che delle malefatte di Mastella & co. avrebbe dovuto essere la vittima, l’ex sindaco Antonio Bassolino – quello che, chiamato dopo nove anni a testimoniare, ha scagionato Mastella e i mastelliani.

“Come ci insegnava il grande  professore Leopoldo Mazzarolli, con la giustizia amministrativa è fattibile tutto ciò che è possibile. Tutto e il contrario di tutto”, sostiene l’avvocato Pietro Longo, a proposito di Berlusconi che vorrebbe riabilitato. Il “grande professore Mazzarolli” è vero, non è inventato: eminente amministrativista, è morto un anno fa, o due.

Il ricorso di Berlusconi alla Corte Europea di Strasburgo contro la decadenza dal Senato è del 2013. Verrà deciso, forse, il 22 novembre, dopo quattro anni e mezzo. Ma la sentenza non sarà disponibile prima di sei-dodici mesi. È l’Europa che copia l’Italia, o l’Italia non è un’eccezione, è proprio l’Europa?

Lo ius soli è semplice: non si può impedire a uno nato e cresciuto in Italia di essere italiano. La mancanza di una legge obbliga però lo stesso a pratiche interminabili ogni anno, per la residenza, e a ogni evento, iscrizione alla scuola, ricovero in ospedale, matrimonio, etc. – per non dire del passaporto se vuole viaggiare. A costi esorbitanti per la Pubblica Amministrazione. Cpme definire un Parlamento che rifiuta di discuterne?

Ma criticano questo Parlamento soprattutto gli stessi che al referendum lo vollero – e fecero propaganda accesa per questo – irresponsabile e inerte. È vero che il Parlamento esprime la società che lo elegge.

Il Parlamento si disinteressa dello ius soli, una legge solo necessaria, anche solo per liberare i ventimila funzionari dell’Interno addetti a pratiche inutili. Ma trova il tempo per il reato di propaganda fascista. Per lavarsi le mani.

Tre ciclisti russi, esclusi dai giochi di Rio dalla Wada, l’agenzia anti-doping, per essere stati citati dal rapporto MacLaren sull’uso dell’epo, non hanno trovato i loro nomi nel rapporto, quando infine sono riusciti a procurarselo, e ora citano la Wada per danni. C’è del marcio, molto, nell’antidoping, soprattutto nella Wada (caso Schwazer e numerosi altri), ma non si vuole vedere. Il politicamente corretto è per gli stupidi?

La stessa Wada ora, per evitare altre cause per danni?, assolve 95 dei 96 atleti russi esclusi dai giochi: non aveva prove che fossero drogati. Ma è un’agenzia internazionale antidoping o una Cia? Tutto si basa su un russo informatore della Cia, che la Wada non è mai riuscita a interrogare, in tre anni. Non perché Putin lo impedisce ma perché la Cia lo “protegge” negli Usa. I servizi segreti americani non trovano altra ragione di essere che la guerra fredda, il vecchio schema Usa-Uras. 

Fabrizio Micari “rompe gli indugi” – titolo di “la Repubblica” - appena fatto l’accordo sul suo nome tra Renzi, Leoluca Orlando, Crocetta e Alfano come candidato di sinistra alla Regione Sicilia, e va a rendere omaggio a Mario Ciancio Sanfilippo. Che è l’editore del giornale “La Sicilia” di Catania, ma è anche inquisito per mafia, con rinvio a giudizio. Questo Micari stupido non dev’essere, è anche rettore dell’università di Palermo.

Lorenzo  Cremonesi fa sul “Corriere della sera” un ritratto lungo due pagine di uno dei capetti del  racket dell’immigrazione a Sabratha. Lo fa con “il servizio di intelligence della polizia locale”. Sembra di sognare, Sabratha come Mosca, Berlino, Washington.

Da Napolitano a Minniti: le politiche dei respingimenti, più o meno mascherati, passa per i due ministri dell’Interno ex Pci. Un caso?

Presto le Ong faranno a pezzi Minniti. Non è una previsione, è una constatazione, seppure anteveggente: è nella natura delle Ong, l’umanitarismo è affare intoccabile.

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