Singolare difesa del Procuratore
Capo di Santa Maria Capua Vetere che nel 2008 inguaiò Mastella, la moglie di
Mastella, il partito di Mastella, e il governo Prodi, con accuse ora rivelatesi
senza fondamento: “Ho solo fatto il mio dovere”. Il suo dovere è abbattere
governi e persone? Non ha nemmeno interrogato la persona che delle malefatte di
Mastella & co. avrebbe dovuto essere la vittima, l’ex sindaco Antonio Bassolino
– quello che, chiamato dopo nove anni a testimoniare, ha scagionato Mastella e
i mastelliani.
“Come ci insegnava il grande professore Leopoldo Mazzarolli, con la
giustizia amministrativa è fattibile tutto ciò che è possibile. Tutto e il
contrario di tutto”, sostiene l’avvocato Pietro Longo, a proposito di Berlusconi
che vorrebbe riabilitato. Il “grande professore Mazzarolli” è vero, non è
inventato: eminente amministrativista, è morto un anno fa, o due.
Il ricorso di Berlusconi alla Corte
Europea di Strasburgo contro la decadenza dal Senato è del 2013. Verrà deciso,
forse, il 22 novembre, dopo quattro anni e mezzo. Ma la sentenza non sarà
disponibile prima di sei-dodici mesi. È l’Europa che copia l’Italia, o l’Italia
non è un’eccezione, è proprio l’Europa?
Lo ius soli è semplice: non si
può impedire a uno nato e cresciuto in Italia di essere italiano. La mancanza
di una legge obbliga però lo stesso a pratiche interminabili ogni anno, per la
residenza, e a ogni evento, iscrizione alla scuola, ricovero in ospedale, matrimonio,
etc. – per non dire del passaporto se vuole viaggiare. A costi esorbitanti per
la Pubblica Amministrazione. Cpme definire un Parlamento che rifiuta di
discuterne?
Ma criticano questo Parlamento
soprattutto gli stessi che al referendum lo vollero – e fecero propaganda accesa
per questo – irresponsabile e inerte. È vero che il Parlamento esprime la
società che lo elegge.
Il Parlamento si disinteressa dello
ius soli, una legge solo necessaria,
anche solo per liberare i ventimila funzionari dell’Interno addetti a pratiche
inutili. Ma trova il tempo per il reato di propaganda fascista. Per lavarsi le mani.
Tre ciclisti russi, esclusi dai
giochi di Rio dalla Wada, l’agenzia anti-doping, per essere stati citati dal
rapporto MacLaren sull’uso dell’epo, non hanno trovato i loro nomi nel
rapporto, quando infine sono riusciti a procurarselo, e ora citano la Wada per
danni. C’è del marcio, molto, nell’antidoping, soprattutto nella Wada (caso
Schwazer e numerosi altri), ma non si vuole vedere. Il politicamente corretto è
per gli stupidi?
La stessa Wada ora, per evitare
altre cause per danni?, assolve 95 dei 96 atleti russi esclusi dai giochi: non
aveva prove che fossero drogati. Ma è un’agenzia internazionale antidoping o
una Cia? Tutto si basa su un russo informatore della Cia, che la Wada non è mai
riuscita a interrogare, in tre anni. Non perché Putin lo impedisce ma perché la
Cia lo “protegge” negli Usa. I servizi segreti americani non trovano altra ragione di essere che la guerra fredda, il vecchio schema Usa-Uras.
Fabrizio Micari “rompe gli indugi”
– titolo di “la Repubblica” - appena fatto l’accordo sul suo nome tra Renzi,
Leoluca Orlando, Crocetta e Alfano come candidato di sinistra alla Regione
Sicilia, e va a rendere omaggio a Mario Ciancio Sanfilippo. Che è l’editore del
giornale “La Sicilia” di Catania, ma è anche inquisito per mafia, con rinvio a
giudizio. Questo Micari stupido non dev’essere, è anche rettore dell’università
di Palermo.
Lorenzo Cremonesi fa sul “Corriere della sera” un
ritratto lungo due pagine di uno dei capetti del racket dell’immigrazione a Sabratha. Lo fa
con “il servizio di intelligence della polizia locale”. Sembra di sognare,
Sabratha come Mosca, Berlino, Washington.
Da Napolitano a Minniti: le politiche
dei respingimenti, più o meno mascherati, passa per i due ministri dell’Interno
ex Pci. Un caso?
Presto le Ong faranno a pezzi
Minniti. Non è una previsione, è una constatazione, seppure anteveggente: è nella
natura delle Ong, l’umanitarismo è affare intoccabile.
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