venerdì 8 settembre 2017

Riciclaggio in grande stile allo stadio

Dalle fake news alla fake economy? Quella del calcio ne ha tutta l’aria. Dominata dagli sceicchi, con la coda di qualche boiardo russo ancora in libertà: tutta gente che patrimonializza, spende cioè soldi non suoi ma degli Stati, si direbbe altrove, o della comunità. Spende senza riserve, né di bilancio né mentali. Senza progetto,. E senza risultati, né di punti né di spettacolo.
Una semplice ricognizione da cjurilosi dice che le squadre passate agli sceicchi, così come il Chelsea di Abramovic e altrettali, non vincono niente, o quasi niente. Vincono le squadre spagnole, il Bayern, perfino la Juventus, club tutti rigorosamente autoctoni, con qualche regola di bilancio. I patrimonialisti – un tempo si aarebberlo detti i pescicani – non costruiscono niente. Spendono centinaia di milioni e anche miliardi, ma non cerano spetacolo, belle sqaudre, grandi atleti. Come per una gigantesca operazione di riciclaggio.
Sono i soldi che fanno male al calcio? No, da Jeppson in poi il calcio ha sempre “fatto follie” – poche. Sono i soldi non guadagnati, evidentemente.
L’ipotesi del riciclaggio non è da scartare.

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