Una trentina di reperti, delle
cemtinaia restaurati dalla riapertura del Museo un anno fa, vengono esposti nel
cortile coperto a disposizione del pubblico, prima dell’entrata al museo. Tra
essi la Testa di Basilea, un Calderone
in bronzo (Locri), un cratere a calice a figure rosse (Locri), e da Medma
(Rosarno) uno skyphos a figure rosse
e una divinità femminile della prima metà del V se, e un husto di fancoiula in
terracotta, più vecchio di un secolo. Grande e suggestivo un coperchio di lekanis (Locri) di produzione attica del
VI sec. a.C.
I reperti sono presentati dai
restauratori, che spiegano le esigense e le tecniche di recupero. L’occasione è
anche una presentaziione del corso di formazione professionale di restauro.
A nuova vita, Museo Archeologico di Reggio Calabria
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