Dopo
gli incendi su vasta scala di settembre le aule solastiche della contea di
Sonoma sulla costa Nord della California, parte dela San Francisco Bay Area,
sono state dotate di “cozy space”, angoli confortevoli, dove gli allievi
possono stare quieti indisturbati.
Le
case in California si provvedono sempre più di un doppio sciacquone, uno per la
cacca e uno per la pipì, con sversamento dimezzato, per risparmiare l’acqua.
Anche le docce sono dimezzate: se ne fa una invece di due.
A
Los Angeles Harvey Weinstein non è il solo, che si faceva le attrici a
piacimento.
Si
dice che la California è il nostro futuro, e non si capisce come – il correttore
propone “mostro futuro”..
Philip K. Dick distingueva tra Califorina del Nord, pura come
acqua di fonte, attorno a Berkeley-San Francisco (oggi avrebbe aggiunto Cupertino-Silicon
Valley), e California del Sud, corrotta – Los Angeles, San Diego. Ma è
difficile tenere il conto.
La California ha votato in massa, al Sud più che al Nord, per
Hillary Clinton, e per questo tiene banco nell’antitrumpismo, “coscienza della
nazione”. Ma a che effetto? Il Sud e il Nord di P.K.Dick, del resto, vi sono
mescolati. Se Los Angeles ha fama di vizio, la capitale dell’immaginario, al
Nord molti ingenui figli dei fiori sono morti e continuano a morire suicidi, da Jim Morrison a Amy
Winehouse, stroncati dalle droghe, arma dello sfruttamento, discografico (show-business). Fanno anche impressione,
tutti questi omaccioni che rincorrono donne fatte di cerone, lifting e droghe –
e uomini, sicuramente. Anche come inferno, sembra di cartapesta.
La California è anche uno Stato che da solo sarebbe la settima o
ottava economia momdiale. Ma, certo, e difficile da apppropriare. Magari i
ragazzi pensano sia giusto che per baciarsi devono prima firmare la carta, dopo
essersi provati sobri.
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