Centocinquant’anni
fa, nel 1867, si riuniva a Ginevra un Congresso Internazionale della Pace e
della Libertà, un congresso in realtà europeo, che si pose il problema della
pace in Europa, e concluse che la soluzione era la federazione, gli Stati Uniti
d’Europa. Il congresso creò una Lega Internazionale della Pace e della Libertà,
e la dotò di un bisettimanale, “Les États-Unis
d’Europe”, che sarà pubblicato fino al 1939, alla seconda guerra civile europea
indotta dalla Germania.
Fu
un Congresso che fece scalpore. E innescò grandi novità: l’arbitrato
internazionale, la Croce Rossa, il premio Nobel per la pace. Promosso e in
parte vissuto da grandi personalità: Bakunin, Dostoevskij, Herzen, Victor Hugo,
Louis Blanc, Quinet, John Stuart Mill – Garibaldi ne fu il presidente onorario.
Domani
la ricorrenza si celebra al Parlamento europeo con un convegno. Organizzato da
David Sassoli, l’ex conduttore del Tg 1. Con quattro professori universitari:
Frétigné di Rouen, Malandrino di Alessandria, Moos di Zurigo, Schirmann di
Strasburgo.
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