I
conti di Berlsucon sono semplici. Con questa legge elettorale, con una legge
che non è sua, vince agevolmente le elezioni, a condizione di tenere la Lega e
gli altri partitini – non Alfano - avvinti. Gli basta avere un voto più dei
grillini in 70 collegi uninominali su cento e avrà la maggioranza assoluta alle
Camere, anche se arriva secondo, perfino terzo a pari merito, nel proporzionale.
.
Sui
340 quarana seggi uninominali tra le due Camere, il 70 per cento fa 240
parlamentari. Non un risultato semplice. Eppure sì. Basta indovinare il
candidato da opporre localmente al grillino, in grado di smuovere gli astenuti.
L’esito
sarebbe facilitato dall’aumento dei seggi uninominali al Nord, con la
riduzione, anche se di poche unità, in Umbria e Basilicata, regioni “rosse”.
Non è comunque sul Pd che Berlusconi gioca le candidature. Anzi, della
situazione attuale del Pd si fa forte: in ogni circoscrizione vedrà il suo
candidato insidiato dai suoi dissidenti, di Mdp e altre formazioni.
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