mercoledì 22 novembre 2017

La rivoluzione contro “Il Capitale”

La rivoluzione sovietica Gramsci bollò, 24 novembre 1917, esattamente un secolo fa, “la rivoluzione contro il Capitale”, il “Capitale” di Marx. C’erano incomprensioni da subito. Che poi si sono mutate al rovescio: incomprensioni che hanno portato a un’adesione cieca, anzi a un asservimento, non c’è altra parola, a Mosca - fa orrore pensare oggi che Togliatti è stato testimone di migliaia di assassinii, e fose anche esecutore.
Passa sotto silenzio il centenario della Rivoluzione d’Ottobre, derubricata a presa leninista del potere. E non perché così vuole il cattivo Putin. La “Corazzata Potiomkin” restaurata è la sola iniziativa, non di successo. Tantissimi libri, articoli, rievocazioni, convegni  su Caporetto e la Grande Guerra, niente su Lenin – giusto Ezio Mauro, ma a scopi commerciali.
Resta invece curiosamente intatto il potere “sovietico” sui media, i tg e grandi giornali. Di censura e livellamento: il linguaggio è uguale, i “tormentoni”, i pool di giornalisti. Anche se non fanno più l’opinione. Che rifugge dai media, sui social, oppure nel disinteresse. La crisi della politica è in larga misura crisi dell’informaione. E la crisi dell’informazione è in larga misura la persistenza dela lingua di legno.

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