L’unica
perplessità sullo stadio dell’As Roma che va come un treno è che va come un
treno sullo stadio pure Grillo. Il comico aveva fatto dire no all’Olimpiade a
Roma, che avrebbe portato benefici (enormi) alla città e non spese. Ma sullo
stadio della Roma ha fatto dire sì. E quando l’assessore all’Urbanistica Berdini
si opponeva, lo ha fatto dimissionare.
Grillo
dice che non c’entra con queste decisioni del Comune di Roma, e Grillo è un
uomo d’onore: lo stadio va avanti per virtù propria. Di lui si disse che era in
contatto col direttore generale della Roma Baldissoni, tramite lo studio legale
Tonucci. Grillo ha smentito e quindi va creduto: è stato a Roma per caso – ci vengono
in tanti. Tanto più miracoloso appare allora lo stadio, la corsia preferenziale
per lo stadio alla giunta grillina di Roma. Ma che dire di un comico che non ha
senso del ridicolo?
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