Renzi
onora della sua presenza il tour promozionale di Fabio Volo col suo nuovo libro.
Si penserebbe a un colpo di fortuna, e invece Volo abbandona la sala. La sala
dove si parla del suo libro. Non è una gag da ridere, è successo: è il nuovo
galateo del “mi si nota di più se…”.
Jovanotti
torna , “vulnerabile e fragile”, di prepotenza, ne siamo invasi. Lui umile
riconosce: “Come diceva Joe Strummer: «Il futuro non è stato ancora scritto»”. Strummer
dei Clash? Ma è il privilegio dell’analfabeta, reinventare tutto.
Striscia
su Sky Tg 24 in evidenza, su fondo giallo, per un’ora almeno, la notizia
“ULTIM’ORA – Ruby-ter: Berlusconi a giudizio a Siena”. Alternata a “Ruby-ter:
Berlusconi a processo per corruzione”. Sembra uno spot elettorale.
Lo
spot è confermato la mattina dopo dai giornali radio Rai con un elenco
impressionante – non critico, quasi esultante - dei processi “risvegliati” dopo
la nuova “discesa in campo” di Berlusconi, – messi o rimessi in moto. Se bisognava
convincere i berlusconiani ad andare a votare, è fatta.
Scende
in campo anche il capo della Polizia Gabrielli, per dire che lui non ha bisogno
dei militari, che alle mafie di Ostia ci pensa lui. Era ora, non ci poteva
pensare un po’ prima?
Anais
Ginori, da Parigi, informa su “la Repubblica”: “La ministra Marlène Schiappa
contro il collega Bruno Le Maire, colpevole di aver presentato una
sottosegretaria chiamandola «Delphine»
senza cognome. Abitudine sessista, ha detto, e su twitter ha ironizzato
chiamandolo «Bruno»”. I macroniani sono in effetti sorprendenti.
Macron
in Burkhina Faso tiene una lezione di due ore agli studenti dell’università.
Per condannare il colonialismo. Ma due ore di lezione, più una di dibattito, quasi
obbligatorio, richiedono un polso molto duro – coloniale.
Grasso
si candida per unificare la sinistra, e dei cinque movimenti che la compongono
ne lascia fuori tre. D’Alema lo incorona “uomo della Provvidenza”. Non dice
propriamente così, ma lo dice “un valore aggiunto, è persona che gode di grande
considerazione, e sa comandare”. Che è tutto, e quanto basta, per guidare la
sinistra politica.
Il
giudice Woodcock si è querelato per diffamazione contro la giornalista Annalisa
Chirico e ha perso la causa. Questa in effetti è una notizia, un giudice che
perde una causa contro un giornalista.
Giusto
prima della estromissione dalla Congregazione per la dottrina della fede, “il
Papa mi confidò: «Alcuni mi hanno detto anonimamente che lei è mio nemico»”.
Senza più. Alcuni anonimi. Il cardinale Müller dice anche: “Io resto con papa
Francesco”.Ma che poteva dirne di peggio?
San
Francesco ascoltava gli anonimi?
La
Leopolda di Renzi a Firenze “un tempo aveva senso” per Pif. Un tempo, cioè un
anno fa. Poco prima della “tramvata” presa da Renzi al referendum. Ora,
s’intende, non più: i comici devono essere tempisti.
Conti
sballati, previsioni sballate: incredibile messe di spropositi, di Fubini e del
“Corriere della sera”, sul sistema pensionistico. Lettura sballata dei bilanci
Inps, confusione incredibile tra assistenza e previdenza, previsioni terroristiche.
Non per difetto di competenza, inimmaginabile. Dev’essere la sindrome Boeri: le
pensioni non ci sono più, sottoscrivete polizze con le assicurazioni.
“Il viaggio ufficiale di Ivanka in India
irrita i diplomatici: «Perché parte lei?». Quando partiva Michelle invece
nessuno bofonchiava? Il “Corriere della sera” scomoda Pino Sarcina per una
pagina su un pettegolezzo strafatto – è difficile che un pettegolezzo non sia
curioso. Poi dice che nessuno compra i giornali. Dirci chi è Trump e cosa fa
no?
Prosegue
imperterrita Danièle Nouy, cioè la Vigilanza della Bce, a favorire la
speculazione sui debiti incagliati, a danno delle banche vigilate, danni anche
gravi. Senza nessuna censura, nemmeno un rilievo, sempre per la solfa del
mercato. Che qui è palese, ma dalla parte sbagliata.
Gli
Npl vanno visti storicamente, e anche nazionalmente, alla luce della tradizionale
gestione in house, cioè dell’esperienza.
Arriva la Bce e impone di regalarli agli anonimi del recupero crediti, a prezzi
stracciati. In effetti, lascia senza parole.
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