venerdì 8 dicembre 2017

Ombre - 394

#metoo si disse l’orco
Mi piace, memorie
Gradevoli innesca
D’inviti vorticanti,
Morbide occhiate,
Malizie, sfioramenti,
Anche perché allora
Ero bel figo, avevo potere.

“Personaggio dell’anno” la rivista “Time” raffigura di gruppo, cinque donne che si sono liberate dalla schiavitù maschile. Isabel Pascual, messicana, immigrata clandestina, che campa raccogliendo fragole, accanto all’attrice Ashley Judd. Che guadagna con dieci pose in un film quanto Isabel non guadagnerà in tutta la sua vita. Davvero vince la solidarietà di genere?

La botta di Trump all’Occidente - cristiani e mussulmani uniti nella lotta, e anche la Russia - con Gerusalemme capitale di Israele non ha nella buona stampa americana più dell’1 per cento dell’attenzione, che #metoo continua a monopolizzare. Quasi la stessa disattenzione del ribaltamento fiscale di Trump, la botta forse ferale alla globalizzazione.   


Anche il Russiagate perde colpi su #metoo. L’idea è anzi oggi di abbattere Trump non con Putin ma con le molestie sessuali. Bisognerà nominare un altro Procuratore speciale.

Macron manda Ségolène Royal ambasciatrice al polo Nord e al polo Sud. E lei ci va. È l’effetto Macron, delle riforme rivoluzionarie.

Il polo Nord – o è il polo Sud? – Ségolène Royal dice anzi la piattaforma del suo rilancio politico, dopo il suo fallimento alle presidenziali 2007, e dopo quello dell’ex marito Hollande – col quale aveva fatto quattro figli – l’anno scorso. Decisamente l’Europa è un posto di sorprese. Un esploratore africano che la scoprisse oggi stenterebbe a credere.  

Alla Fiera dell’innovazione a Roma, “Maker Faire”, la più grande d’E uropa, etc., il visitatore accede da una stazione metro con un km. circa di corridoio coperto, e vari saliscendi senza scale mobili – ci sono, ma non funzionano. Questo alla Fiera di Roma, che si definisce Nuova Fiera di Roma.

L’ex direttore del “Sole 24 Ore” Napoletano dice ora che il presidente della Banca centrale europea Trichet ha favorito nel 2008 la Francia, e subito dopo ha affossato la Grecia, e poi a seguire la Spagna e l’Italia. Non andava detto subito? E le centinaia di miliardi a favore delle banche tedesche?

Fioccano in Gran Bretagna le richieste di restare nel mercato comune europeo. Vuole restare anche chi voleva la Brexit, l’Irlanda del Nord e il Galles, con Londra. È il mercato dei furbi, ma si sapeva – gli inglesi non vogliono la sceneggiata annuale del bilancio, e Schengen, oltre all’euro.

Gira e rigira i puri e duri della sinistra (ex) Pci si consegnano a Grasso. Che magari non è Pci, nemmeno ex, e nemmeno di sinistra. Si consegnano è la parola giusta.

Meglio Grasso che Pisapia, l’albagia degli (ex) Pci si spinge fino a mettere fuori gioco un vero comunista e puntare sulla remissione dei peccati – Grasso, malgrado tutto, è un giudice.

Si potrebbe pensare Grasso un ultimo sbocco della lingua di legno o biforcuta. Sapendo che non prenderanno un voto alle elezioni, gli ex Pci potranno dire che la colpa è di Grasso. Non si sa se abbiano fatto questo ragionamento – ragionano? Ma così sarà.

Verdini e Alfano candidati del centro-sinistra non sono male. Che ne diranno i giornali “corretti”, dovranno trovare altre carogne. Magari Renzi li farà pure eleggere.

Poi Alfano ha rinunciato a candidarsi – Renzi non può fare i miracoli. Non nel Pd. Ci sarà il ritorno classico, del figliol prodigo. Che Cathopedia riassume così: “La Parabola del padre misericordioso, popolarmente chiamata del figliol prodigo, raccontata da san Luca, 15, 11-32, è l’ultima di una trilogia, nella quale è preceduta dalla Parabola della pecorella smarrita, e dalla Parabole dela moneta smarrita.

Smarrimento è un titolo che mancava, anche quando i film si intitolavano “Catene” e “Tormento”. C’era un “Torna!”, è vero. Diciamo che manca allora la prosperosa Yvonne Sanson, che era tutto.

Anche Alemanno e Storace nella Lega (ex) Nord non sono male, i patrioti tutti d’un pezzo. Loro però hanno già la pensione.

Banca d’Italia attacca il Procuratore Capo di Arezzo, che ne ha rivelato varie manchevolezze, su tutto il fronte, come nei (vecchi) thriller di spionaggio: privati, pubblici, passionali, omissivi. Inaudito e inverosimile. È la conferma che andava rinnovata: la Banca d’Italia non ha mai fatto scandalismo.

Banca d’Italia attacca il Procuratore Rossi attraverso i “suoi” giornalisti, non pagati ma fidati. E questo è peggio.
Da essi – esse - lo fa deferire al Csm, e sospettare di ogni nefandezza.

Il tycoon qua, il tycoon là, il tycoon è il presidente degli Stati Uniti. Che Sky Tg 24 non trova altro modo di indicare. Forse non sa che tycoon è spregiativo, risuscitato e diffuso per il  padrone di Sky, Murdoch. O Murdoch è dei nostri?

Ivo Caizzi spiega sul “Corriere della sera” sabato Dijsselbloem, “il fiore della Issel”, l’effluente del Reno, l’ammazza-Italia. Non ha lavoro, e nessuna capacità di lavoro, è solo un birillo politico,che gli olandesi non hanno rieletto. Deve perciò mendicare il soldo dalla Germania. Che è generosa, gli dà 15 mila al mese, ma li mette in conto all’Unione Europea.

Dijsselbloem come Katainen, una specie non rara, ma non censita: quella dei quisling di Berlino – Angela Merkel ha restaurato la vecchia pratica. Naturalmente non siamo in guerra, e sono quisling pacifici, truppe d’assalto verbali. Ma il vezzo è sempre lo stesso: prenderli giovani, belli, pagarli, e farsene schermo.

Che la Germania “si scelga” i commissari, nella confusa democrazia egualitaria dei 27 o 28, quanti siamo, non è molto democratico. Ma bisogna fare un passo indietro: non sembra che l’Europa abbia un concetto della democrazia. Uno qualsiasi.


Si può dire Trump l’affarista di sempre, per nulla imprevedibile. Che per prima cosa denuncia gli accordi che lui non ha firmato: il Nafta, il Ttip, il Transpacifico, il clima di Parigi, il trattato con Teheran sul nucleare,  quello Onu sull’immigrazione, la stessa Nato, che non ha denunciato ma per prima cosa dopo l’insediamento ha protestato (gli europei non pagano abbastanza). Il problema è: durerà abbastanza per fare nuovi accordi, o lascerà gli Usa nudi? 

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