venerdì 15 dicembre 2017

Ombre - 395

Il presidente della Toscana Rossi non vuole rischiare: “Facciamo un patto sui collegi uninominali”, propone agli (ex) compagni dl Pd: “Noi e i dem evitiamo le sfide tra i leader”. Furbo, però.

Vince a sorpresa” a X Factor Salvatore Licitra, sui favoriti Manneskin, Enrico Nigiotti e Samuel Storm. Licritra sarà bravo, ma perché vince “a sorpresa”? Non è nella scuderia di Mara Majonchi, la padrina  di “X Factor”?

Vegas, scapolone, ci ha provato con la Boschi, lei non c’è stata e ora lui si vendica tirandola dentro per Banca Etruria. Anche come uomo di destra. Semplice, ma è ininfluente: “la Repubblica” e il “Corriere della sera”, giornali professatamente dem, c’inzuppano il pane. Con Vegas, contro Boschi. Sono amici del giaguaro?
Il governo deve sempre “cadere”, per un motivo o per l’altro, questa è l’unica morale. Dei padroni del vapore.

“la Repubblica” e il “Corriere della sera” fanno sempre dichiarazioni di voto, da alcuni anni, per il partito Democratico. Di cui si affannano, sotto elezioni e dopo, a demolire ogni piega, anche con accanimento - impietosi per i poveri (residui) lettori. Che politica è? 
Dice: lonestà, il giornalismo deve essere onesto. Per chi?
In effetti, per conto di nessuno: per il disordine.
  
Scaduti i salotti buoni, e i poteri forti, che poi erano uno, Mediobanca e Milano, ci sono sempre i padroni del vapore. Vecchia categoria, Ernesto Rossi, anni 1950, remoti, ma quello che allora era una frangia di squallore ora è il nostro pane quotidiano. Non c’è altro, il “pensiero unico”è questo, le “forze del mercato”. Di tre o quattro editori che si vogliono demiurghi, nel mentre che tagliano e chiudono.

Metodi, procedure e consulenze di Robert Mueller, il procuratore speciale del “Russiagate”, e dell’Fbi che alimenta il caso, sono discussi in America. Anche tra i Democratici, che hanno sollevato lo scandalo. Ma di questo non c’è traccia nei media italiani. Siamo in guerra con Trump? Con gli Usa?

Non riempie le buche e non  fa svuotare i cassonetti, non sa nulla della macchina amministrativa e non se ne occupa, ma aprirà una spiaggia sul Tevere. Per i bagni di sole presumibilmente, ma con schiere di bagnini, dipendenti comunali, per prevenire i contati col Tevere velenoso. Virginia Raggi sindaca di Roma, anche ammesso che ci è e non ci fa, è fuori da ogni concezione.

Non è il solo appalto sul Tevere che la sindaca Raggi darà a Roma: riattiverà anche a crocieristica. Con le barchette dei bambini? Il Tevere, non dragato, è pieno di materiali di riporto e selve di alberi. Si fa l’appalto per l’appalto, vecchio sistema. Di corruzione spicciola, è vero, non “grandi opere”.

Di grandi opere i 5 Stelle a Roma faranno lo stadio della Roma. Che è una bufala – una speculazione immobiliare. Trattata direttamente da Grillo. Forse per sfottere i romani – Grillo si sa che non prende tangenti: non vi ho consentito l’Olimpiade, vi ammollo lo stadio.

Per consentire la speculazione attorno allo stadio della Roma, ci vuole un ponte che costerò allo Stato più di quanto investe il costruttore Parnasi,  senza le rendite che questi se ne attende, enormi. 

Roma non ha mai ricostruito il ponte dell'Industria, uno dei più trafficati: va avanti col ponte Bailey messo su dopo i bombardamenti del 1943. Ma per il nuovo centro immobiliare di Parnasi ne fa uno nuovissimo e avveniristico.

Grandi corrispondenze dalla Francia: Macron proibirà l’uso dei cellulari in aula alle elementari e alle medie. In Italia il divieto c’è da sempre, diciamo al 2007, e funziona. Ma non è notizia se non viene da Parigi, da Macron.
Si potrebbe farne anche il lever e il coucher, come usava Luigi XIV: vedere anche il presidente bambino in braghette o in pigiama, col bacio della buonanotte.
Ma chi è questo Macron, che dobbiamo santificare?

Erica Jong, simpatica scrittrice specialista di “voli” a letto, è testimonial autorevole del “Corriere della sera” sull’ultimo attentato islamico a New York. Trump è un cretino, dice, gli islamici vanno capiti: “provare ad aiutarli”, consiglia. Lei ci avrà provato, ultima frontiera dei “voli”?
Perché non insegnare agli americani, comprese le scrittrici, un po’ di islam? Ci vorrebbe un programma obbligatorio, anche di recupero per gli adulti

Un “imprenditore” di Nashville, Tennessee, ha finanziato il furto del programma di intercettazione telematica “Galileo”, in uso nelle polizie di mezzo mondo, alla milanese Hacking Team. La Procura di Milano e l’Fbi lo hanno accertato: ha nome iraniano ma dubbia identità, è molto giovane, ha finanziato il furto in bitcoin, “moneta” senza tracce. Ma il dipartimento di Stato nega i documenti Fbi a Milano: il “cittadino iraniano” è un onest’uomo, comunque non perseguibile. Chissà perché avrebbe fatto rubare i codici.
Le porte sono girevoli da sempre fra il dipartimento di Stato e la Cia. Si spiegheranno così le strane politiche estere americane.

L’Espresso” fa il numero sui millennial che voteranno fanno 18 anni nel 2018, voteranno per la prima volta. E scopre che “c’è qualcuno che sceglie Berlusconi”. Perbacco!

Per l’Ucraina, per il presidente ucraino Poroshenko, per il tentativo di liquidare la metà della popolazione che è russa, siamo in guerra contro la Russia. Armati da Obama, da una delle sue “primavere”. Ma lo steso Poroshenko ha messo e tiene in prigione l’ex presidente georgiano Saakashvili. Per Saakashvili neppure una piccola manifestazione di piazza? Sono finite tutte con Obama.

Saakashvili aveva organizzato l’occupazione dell’Ossezia a Ferragosto del 2008, mentre il mondo guardava distratto le Olimpiadi. Contrato rudemente dalla Russia, era emigrato in Ucraina, dove Poroshekno lo aveva nominato governatore di Odessa, cioè dei russi di Crimea. Poi, benché georgiano, si è messo al’opposizione di Poroshenko. Assieme all’ex premier Julia Timoshenko, condannata per corruzione, e un miliardario amico di Yanukovich, il presidente cacciato nel 2008 per corruzione. Per che democrazia stiamo combattendo?

Nessun commento:

Posta un commento