È
tribale lo scontro politico in atto in Arabia Saudita. Al coperto della lotta
alla corruzione, e nel quadro della modernizzazione politica che re Salman e
suo figlio Mohammed, principe ereditario, hanno annunciato. È una lotta di
clan. I Sudeiri, finora il più potente, contro altri – figli e nipoti di una
madre Sudeiri: Abdelaziz el Saud fondò la dinastia anche per via di matrimonio,
sposando donne delle varie tribù.
La
“modernizzazione” va avanti con colpi a effetto, ma senza creare istituzioni
rappresentative o comunque politiche. Il regime è sempre patrimoniale, delle
varie tribù che il fondatore Abdelaziz el Saud aveva unificato dopo la guerra e
ora si dividono, per interessi regionali, economici, religiosi.
Non
c’è stata reazione ai colpi inferti da re Salman e dal principe Mohammed agli
altri clan. Non pubbliche. Ma sono forti nelle varie aree del paese.
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