lunedì 1 gennaio 2018

Appalti, fisco, abusi (113)

Aumentao le bollette energetcihe. Di tre e quattro volte l’inflazion. Senza che ci sia un aumento dei costi: né delle materie prime (fonti di energia), né monetari (l’euro è semmai rinforzato), né dei costi di produzione. Paghiamo le fonti di energia “alternative” o “rinnovabili”, non fossili.
Paghiamo cioè il nulla, un’ideologia. Cioè no, un modo di dire “corretto” per una gigantesca rendita. Senza produttività. Senza concorrenza. Senza un beneficio misurabile per l’ambiente – tutti i risparmi pretesi di CO2 non arrivano alla CO2 prodotta la notte dei fuochi di San Silvestro.

Il postino – ma è una postina – non ama consegnare le raccomandate - fanno perdere tempo per il secondo o terzo lavoro? Preferisce lasciare in buca un rotolino e una lettera delle Poste che invitano al ritiro presso un ufficio postale. Dove rintracciare e consegnare una raccomandata richiede da un minimo di cinque fino a quindici e anche venti minuti – tempi cronometrati.  
Si può capire che le Poste, vecchia burocrazia, facciano di tutto per trattassero i destinatari – peggio se di una multa, per la colpa connessa: le Poste sono sempre di parrocchia. Ma quanto costa alle Poste di Borsa consegnare una raccomandata, tra rotolini, lettera di avviso, tracciamento e riconsegna della raccomndata, previa triplice o quadruplice firma, in apositi registri, e tenuta degli stessi?

Ups, United Parcel Service, ha per i reclami un sito a riconoscimento vocale, per il quale bisogna articolare se-pa-ra-ta-men-te quindici tra numeri e lettere. Operazione al termine della quale la meccanica voce vi dirà di ricominciare daccapo – inevitabile.
L’economia dei servizi americani è sempre stata abusivista. Trapiantata tal quale, malgrado le tante autorità di sorveglianza – un costo in più.

Enel invia le bollette da sei mesi col perentorio invito a passare all’addebito online, via rid o carta di credito. Contro il quale promette un sacco di benefici. Ma il sito a cui rinvia per l’accredito si dice da sei mesi “in manutenzione”. La chat del sito rinvia al numero verde. Il numero verde si dice non abilitato.
L’utente ne è frastornato – grato del miracolo che la luce e il gas comunque arrivino. Ma all’Enel quanto costano tutti questi invii e rinvii, in termini di minutaggio lavorato, a fini improduttivi?.

Acea fattura all’improvviso elettricità e gas cui nessono l’ha abilitata. Vantando un contratto telefonico che non c’è mai stato. Nemmeno sotto forma di contatto. Basandosi evidentemente su codici storici.
Acea non spiega come sia potuto succedere, e non si scusa – l’intromissione di Acea ha obbligato a un nuovo contratto con il fornitore, con andirivieni di depositi cauzionali da rimborsare e poi da riversare, e contratti telefonici e cartacei. Né c’è una forma di protetsa all’Autorità per l’Energia.
Il mercato come Far-West. Ma perché pagare un’Autorità per l’Energia?

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