venerdì 5 gennaio 2018

I bonus auto li paga la bolletta

“Sacchetti bio: l’Italia è l’unica ad applicare la direttiva Ue”. Come per le targhe. Per le siepi autostradali, da sostituire col ferrocemento. E per i regolamenti alimentari, specie per l’impacchettamento nei supermercati, due e tre buste di plastica per un formaggino. Dove c’è business, in Italia, c’è la Ue. Ma è colpa di Bruxelles o dell’Italia? La corruzione è in Italia talmente forte che si vuole regolamentare.
L’economia dei servizi è anzi una fortezza legale della sopraffazione. Non senza corruzione,  talmente è impunita. Si fanno aumenti a cascata di tutte le tariffe, del telefono (raddoppiato!), della luce, del gas, a costi fermi e anzi in calo, per ragioni del tutto implausibili e anche senza ragioni. Affondando l’utente sotto sistemi tariffari complicatissimi, di cui nessuno può venire a capo.
Aumenti perfino subdoli, come il periodo di fatturazione là dove si paga un canone periodico.
Corruzione per legge
Una giungla di abusi, ma legale. Autorizzata dalle Autorità di settore, che ufficialmente sono state creata per proteggere gli utenti dagli abusi nel mercato libero. L’unico loro effetto è di gravare con i loro enormi costi sui contribuenti.
I peggiori abusi si praticano nel nome dell’ambiente e grazie delle normative a protezione dell’ambiente. Paghiamo sulla luce e il gas le iper-rendite dei produttori di fonti di energia non fossili. E i fabbricanti di macchine energy-saving: paghiamo sulla luce e il gas anche i bonus di 5 o 7 o 10 mila euro che i fabbricanti di auto ibride vantano in tv – finanziamo le case automobilistiche.

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